
L’OMS sin dal 2000 introdusse la figura dell’infermiere di famiglia individuato come componente di un team multidisciplinare di operatori sanitari per il raggiungimento degli obiettivi di salute stabiliti dall’OMS Europa[1].
La legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) al comma 566 dell’art. 1 ha stabilito che: «Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari».
A sua volta gli artt.4 e 5 della legge 3/2018 hanno valorizzato anche il ruolo degli infermieri professionali, aprendo la strada a nuovi profili professionali.
Fino al 2020 non esisteva ancora una normativa a livello nazionale per definire la figura dell’infermiere di famiglia anche se talune regioni[2] avevano già approvato alcuni provvedimenti.
Continua a leggere “L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E’ LEGGE DELLO STATO”