LE DISPOSIZIONI PER LA SALUTE NEL DISEGNO DI LEGGE 1586 CHE INIZIA IL SUO ESAME IN AULA AL SENATO

PALAZZO MADAMA. SALA MACCARI

Sono molte le disposizioni in materia di sanità inserite quest’anno nella proposta di bilancio triennale dello Stato che inizia la mattina del 9 dicembre 2019 il proprio percorso nell’assemblea del Senato. Molti sono stati gli emendamenti fin qui presentati in Commissione e ci sarà tempo fino alle 12 per presentarne altri.

In primo luogo il Fondo sanitario Nazionale viene incrementato passando a 114,4 miliardi di euro per l’anno 2020.

Sono previsti anche i fondi per i rinnovi contrattuali 2019-2021. Così l’art. 13 incrementa le risorse a carico dello Stato da destinare alla contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2019-2021 con incrementi retributivi (1,3% nel 2019, 1,9% nel 2020, 3,5% dal 2021) per il personale della Pubblica Amministrazione. Invece, per il personale dipendente e convenzionato del SSN gli oneri rimangono carico dei bilanci delle relative amministrazioni ed enti.

Il Capo IV del disegno di legge 1586 (artt.54-55) è dedicato alle misure in materia di sanità: dal taglio della quota di partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale per gli assistiti non esenti alla dotazione di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale

Per fare fronte al fabbisogno di apparecchiature sanitarie finalizzate a garantire l’espletamento delle prestazioni di competenza dei medici di medicina generale, al fine di migliorare il processo di presa in cura dei pazienti nonché di ridurre il fenomeno delle liste d’attesa, è autorizzato un contributo pari a €. 235.834.000,00 a valere sull’importo fissato dall’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, come rifinanziato da ultimo dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145 art. l comma 555 nell’ambito delle risorse non ancora ripartite alle regioni.

I trasferimenti in favore delle regioni saranno disposti sulla base di un piano dei fabbisogni predisposto e approvato nel rispetto dei parametri fissati con decreto del Ministro della salute, da adottarsi entro il 31 gennaio 2020, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Le apparecchiature sanitarie rimarranno di proprietà delle aziende sanitarie e saranno messe a disposizione dei medici, secondo modalità individuate dalle aziende medesime (comodato) .

Viene istituito anche il Fondo per la disabilità e per la non autosufficienza per finanziare interventi finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alla disabilità”, prevede una dotazione di € 50 milioni per il 2020, € 200 milioni per il 2021 e € 300 milioni dal 2022 che vanno ad aggiungersi ai fondi del vecchio fondo per la non autosufficienza.