ISTANT REPORT 2020 COVID-19 ALTEMS – UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

Fonte Altems UNICATT Roma

Il 30 dicembre 2020 l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università cattolica del Sacro cuore di Roma ha pubblicato l’ultimo Instant Report del 2020 con l’analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19.

Il Report con una ricchezza di dati e di grafici ha messo a confronto la risposta dei vari modelli organizzativi regionali e i diversi risultati.

Molto interessanti sono anche le modifiche messe in atto da alcune regioni nella seconda fase rispetto alla prima specialmente per quanto riguarda il ruolo del territorio.

IL PARERE DEL COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA SULLA RICERCA, LA PRODUZIONE E LA DISTRIBUZIONE DEI VACCINI NELL’AMBITO DELLA PANDEMIA COVID-19

Il 27 novembre scorso il Comitato Nazionale per la bioetica ha inteso proporre una riflessione etica generale sul tema dei vaccini con particolare riferimento alla ricerca, alla produzione e alla distribuzione nell’ambito della pandemia Covid-19, partendo dalla consapevolezza delle condizioni di incertezza sul piano scientifico ed epidemiologico sul virus.
Prendendo atto delle numerose sperimentazioni in corso, il CNB sottolinea sul piano etico come l’emergenza pandemica non debba portare a ridurre i tempi della sperimentazione, indispensabili sul piano scientifico, bioetico e biogiuridico, per garantire la qualità e la protezione dei partecipanti.
Il Comitato ritiene che il vaccino debba essere considerato un ‘bene comune’, la cui produzione e distribuzione a favore di tutti i Paesi del mondo non sia regolata unicamente dalle leggi di mercato. Questa raccomandazione non deve rimanere un mero auspicio, ma piuttosto un obbligo a cui deve far fronte la politica internazionale degli Stati. Altresì il CNB ritiene indispensabile che le aziende farmaceutiche riconoscano la propria responsabilità sociale in questa grave condizione pandemica.

Continua a leggere “IL PARERE DEL COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA SULLA RICERCA, LA PRODUZIONE E LA DISTRIBUZIONE DEI VACCINI NELL’AMBITO DELLA PANDEMIA COVID-19”

I POVERI E IL COVID-19

Oggi 15 novembre è la giornata dei poveri e alcuni quotidiani, ma in particolare l’Osservatore Romano, dedicano ampio spazio a questa ricorrenza analizzando quanto si è fatto e quanto si intende fare per combattere la povertà che a causa della crisi economica procurata dall’epidemia si espande a macchia d’olio.

Qui desidero occuparmi in particolare dei rapporti tra le persona prive di disponibilità economica e il COVID-19. Ci troviamo infatti di fronte ad una gravissima situazione di disuguaglianza.

Tutti conoscono la Costituzione e in particolare l’art. 32 secondo cui “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

La lotta all’epidemia è interesse della collettività e la Repubblica, che è costituita da Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato dovrebbe fare ogni sforzo per assicurare il rispetto di questa disposizione, ma nei fatti purtroppo ciò non avviene perché il COVID-19 ha reso ancora più difficile per i poveri, per le persone che dispongono di un basso livello di cultura, la possibilità di accedere alla prevenzione e alle cure con il risultato che rischiano di più degli altri sia di essere contagiati che di morire per altre patologie vista la difficoltà in questo periodo di accedere alle visite o agli accertamenti di routine per altre malattie.

Purtroppo l’epidemia ha nesso a nudo le carenze dell’assistenza territoriale e con essa del sistema della prevenzione; il Governo la scorsa estate ha adottato dei provvedimenti per consentire alle Regioni di potenziare l’assistenza territoriale, ma non si è fatto nulla e la nuova ondata epidemica, ancora una volta, colpisce soprattutto le persone fragili.

Le Aziende sanitarie potrebbero fare molto per andare incontro anche alle esigenze delle persone in difficoltà economica o che comunque hanno difficoltà di accesso alle informazioni e alle cure, ma non risulta che facciano nulla.

IRRESPONSABILITA’ DI GREGGE

Il Ministero della salute sul proprio sito ha pubblicato l’analisi sullo stato dell’epidemia che è in rapido peggioramento e compatibile complessivamente con uno scenario di tipo 3 con rapidità di progressione maggiore in alcune Regioni italiane.

Secondo il monitoraggio relativo al periodo 12-18 ottobre 2020 “la situazione evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali di diverse Regioni e province autonome”

Continua a leggere “IRRESPONSABILITA’ DI GREGGE”

IL CONTRIBUTO DEL CONSIGLIO D’EUROPA AI PAESI MEMBRI PER AFFRONTARE INSIEME I PROBLEMI SANITARI NEL CONTESTO DELL’ATTUALE CRISI, MA ANCHE IN FUTURO

Il Consiglio d’Europa il 15 settembre 2020 ha ritenuto di fornire un contributo per sostenere gli Stati membri nell’affrontare i problemi sanitari nel contesto dell’attuale crisi della sanità pubblica e oltre.

La pandemia COVID-19 ha avuto un effetto devastante su individui, famiglie e comunità in tutta Europa e nel resto del mondo. Ha costretto i governi a fare scelte politiche rapide, difficili e spesso controverse, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza sanitaria. Nelle difficili scelte che ci attendono è importante che i nostri Stati membri possano prendere quelle decisioni in modo da mantenere i nostri standard comuni in materia di diritti umani, democrazia e stato di diritto. A tal riguardo, devono essere sostenuti e promossi gli strumenti giuridici rilevanti, di cui alle sezioni precedenti del documento. Tutti gli Stati membri dovrebbero firmare, ratificare e attuare efficacemente la Carta sociale europea, la Convenzione europea sui diritti dell’uomo e la biomedicina (“la Convenzione di Oviedo”) e la Convenzione sulla contraffazione di prodotti medici e crimini simili che comportano minacce alla salute pubblica (“la Convenzione MEDICRIME ”). Questi strumenti unici devono essere impiegati meglio per rivedere e rafforzare le capacità degli Stati membri di conformarsi ai nostri standard comuni.

Continua a leggere “IL CONTRIBUTO DEL CONSIGLIO D’EUROPA AI PAESI MEMBRI PER AFFRONTARE INSIEME I PROBLEMI SANITARI NEL CONTESTO DELL’ATTUALE CRISI, MA ANCHE IN FUTURO”

IL CENTRO EUROPEO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE ANNUNCIA UN AUMENTO NELLA TRASMISSIONE DEL COVID-19

La Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha presentato il 24 settembre al Consiglio europeo la nuova valutazione del rischio da COVID-19 dello European Centre for diseases prevention and control.

La valutazione del rischio aggiornata mostra che i tassi di notifica sono aumentati costantemente nell’UE e nel Regno Unito da agosto e che le misure adottate non sono sempre state sufficienti per ridurre o controllare l’esposizione. È quindi fondamentale che gli Stati membri adottino tutte le misure necessarie al primo segnale di nuovi focolai. Ciò include il potenziamento dei test e della ricerca dei contatti, il miglioramento della sorveglianza sanitaria pubblica, la garanzia di un migliore accesso ai dispositivi di protezione individuale e ai medicinali e la garanzia di capacità sanitarie sufficienti, in linea con le azioni presentate dalla Commissione a luglio.

Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “La nuova valutazione dei rischi odierna ci mostra chiaramente che non possiamo abbassare la guardia. Con alcuni Stati membri che hanno registrato un numero di casi più elevato rispetto al picco di marzo, è assolutamente chiaro che questa crisi non è alle nostre spalle. Siamo in un momento decisivo e tutti devono agire con decisione e utilizzare gli strumenti di cui disponiamo. Ciò significa che tutti gli Stati membri devono essere pronti a introdurre misure di controllo immediatamente e al momento giusto, al primo segnale di potenziali nuovi focolai. Questa potrebbe essere la nostra ultima possibilità per evitare una ripetizione della primavera scorsa “.

Ancora una volta si evidenzia la necessità di una politica comune nel campo sanitario (come del resto in tutti gli altri).

Qui il testo completo del documento del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie:

LE COMUNICAZIONI DEL MINISTRO DELLA SALUTE SUI PROVVEDIMENTI PER IL CONTENIMENTO DEL VIRUS COVID-19

Oggi 14 luglio ll Ministro della salute Speranza ha reso in Senato comunicazioni sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19. Dal 31 maggio ad oggi i contagiati nel mondo sono passati da 5 a 13 milioni (oltre 200.000 nuovi contagi al giorno) e i deceduti hanno superato il mezzo milione: l’aumento della diffusione del virus a livello internazionale e la presenza nel Paese di focolai di cui è difficile individuare l’origine indicano la necessità di rispettare le regole di protezione, distanziamento fisico e igiene (obbligo di mascherine in luoghi chiusi, divieto di assembramenti, divieto di ingresso e transito da una lista di Paesi e quarantena di 14 giorni per chi arriva da Paesi extra europei, controllo degli aeroporti).

Continua a leggere “LE COMUNICAZIONI DEL MINISTRO DELLA SALUTE SUI PROVVEDIMENTI PER IL CONTENIMENTO DEL VIRUS COVID-19”

BRUCIANO I TAGLI AI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA EFFETTUATI IN ALCUNE REGIONI IN PIANO DI RIENTRO

Nicolas Poussin, La peste di Azoth , 1630-1631

I comma 169-199 dell’art. 1 della legge 311/2004 prevede che le regioni che si trovino in una situazione di grave disavanzo per la parte relativa alla gestione sanitaria, con particolare riguardo alle ipotesi indicate ai commi 174 e 176, anche avvalendosi del supporto tecnico dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali, debbano procedere ad una ricognizione delle cause e ad elaborare un programma operativo di riorganizzazione, di riqualificazione o di potenziamento del Servizio sanitario regionale, di durata non superiore al triennio.

Continua a leggere “BRUCIANO I TAGLI AI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA EFFETTUATI IN ALCUNE REGIONI IN PIANO DI RIENTRO”

LA CAMERA APPROVA LA CONVERSIONE DEL DL 34/2020, ORA TOCCA AL SENATO

Nella seduta di giovedì 9 luglio, con 278 voti favorevoli e 187 contrari, la Camera ha approvato il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.(C. 2500-A/R).
Il provvedimento passa ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento.

Continua a leggere “LA CAMERA APPROVA LA CONVERSIONE DEL DL 34/2020, ORA TOCCA AL SENATO”

IL PRIMO RAPPORTO DELL’AIFA SULLE POLITICHE DI ASSISTENZA FARMACUETICA DELLE REGIONI IN PIANO DI RIENTRO

Nei giorni scorsi l’AIFA ha presentato il proprio Rapporto sulle politiche di assistenza farmaceutica attuate dalle regioni in Piano di rientro.

Nelle premesse del Rapporto si legge che uno degli obiettivi dell’AIFA è quello di garantire che l’assistenza farmaceutica sia uniforme e ottimale su tutto il territorio nazionale; il farmaco rappresenta uno strumento di tutela della salute e, come tale, la sua erogazione deve essere garantita in modo equo.
A partire dal 2001, un’attenzione maggiore è stata posta al controllo della spesa farmaceutica che tuttavia non va disgiunta da un’accorta valutazione della qualità dell’assistenza misurata in termini di appropriatezza prescrittiva.
La modifica del Titolo V, inoltre, introducendo una maggiore autonomia delle Regioni, non accompagnata da un potenziamento delle istituzioni centrali, potrebbe aver contribuito all’instaurarsi di differenze territoriali marcate, determinando così maggiori criticità economiche e assistenziali proprio nelle Regioni più indebitate.
In questo quadro già complesso, le Regioni che nel corso del tempo hanno incontrato maggiori difficoltà sono quelle che hanno dovuto fronteggiare tutte le complessità e i vincoli legati ai Piani di Rientro. Soprattutto le Regioni del centro‐sud, maggiormente gravate dai disavanzi sanitari, una volta entrate in Piano di Rientro, hanno dovuto perseguire il duplice obiettivo di garantire un’assistenza sanitaria adeguata e di riqualificare rapidamente le spese di gestione.
Questo primo Rapporto sulle politiche di assistenza farmaceutica delle Regioni in Piano di Rientro nasce dall’idea di analizzare le misure poste in essere, anche al fine di tracciare i drivers adottati per il risanamento ed evidenziare i determinanti della spesa e le possibili strategie in grado di fornire i migliori risultati. Il Rapporto include specifiche analisi di consumo e spesa, che hanno permesso di confrontare direttamente le Regioni in Piano di Rientro e non, e di evidenziare le possibili differenze che nel corso degli anni si sono instaurate.
Partendo da queste premesse, l’utilizzo di alcuni indicatori specifici, combinato con la valutazione del possibile effetto della componente demografica, ha permesso di andare oltre il semplice controllo della spesa e del consumo e ha consentito un’analisi dei risultati più vicina agli esiti clinici attesi.
Il Rapporto fornisce un quadro nazionale che permette di analizzare e comprendere meglio le molte differenze regionali.
Uno sforzo fatto è stato quello di proporre alle Regioni il superamento dell’impegno formale della compilazione dei documenti o della semplice emanazione di delibere e di facilitare l’adozione di strumenti più oggettivi di valutazione, che possano tangibilmente quantificare gli eventuali effetti delle decisioni prese.
Questo Rapporto si inserisce pertanto tra le attività condotte dall’AIFA per supportare le Regioni nell’ambito della governance della spesa e dell’assistenza farmaceutica. L’Agenzia intende sempre più agevolare lo scambio di informazioni tra le Regioni (ad esempio, sulle buone pratiche) e fornire strumenti utili (quali il benchmarking) anche per favorire la diffusione di interventi maggiormente evidence‐based in grado di promuovere l’accesso equo ai farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.

Leggendo questo primo rapporto si apprezza il contributo dell’AIFA per contribuire a comprendere il comportamento di talune regioni su questo tema così delicato e, talora il mancato contenimento della spesa.