OCSE: HEALTH AT A GLANCE 2022

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha pubblicato il rapporto 2022 sullo stato della sanità in Europa che ha esaminato la situazione venutasi a creare nel 2020 a causa dell’epidemia.

Gli ultimi due anni hanno visto molteplici crisi che hanno avuto un notevole impatto sulla salute fisica e mentale dei cittadini, nonché rappresentando una minaccia significativa per l’economia globale e il benessere della società.
In particolare le economie dell’UE e dell’OCSE gradualmente mentre stavano riprendendosi dalla fase critica della pandemia di COVID-19, hanno visto le loro prospettive economiche e sociali diventare più incerte a seguito della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Notevoli aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime, pressioni inflazionistiche aggravate, in un momento in cui una crisi del costo della vita stava già mettendo a dura prova le economie e le società ovunque, e in particolare le famiglie a basso reddito.
È in questo contesto geopolitico, economico e di salute pubblica incerto che è stata pubblicata l’edizione 2022 di Health at a Glance: Europe, un risultato visibile della continua forte collaborazione tra la Commissione europea e l’OCSE. Permangono la promozione di una migliore sanità pubblica e di sistemi sanitari più solidi in Europa e nel mondo priorità strategiche sia per la Commissione europea che per l’OCSE.
Inoltre, per la prima volta, questa edizione di Health at a glance riporta gli indicatori chiave della salute e dei sistemi sanitari per l’Ucraina e la Moldavia.
Il focus di questo l’edizione riguarda:
-Il rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari, la preparazione alle crisi e la capacità di risposta attraverso azioni mirate investimenti;
-La promozione di una migliore prevenzione e cura del cancro e di altre malattie non trasmissibili;
-La prevenzione delle sfide della salute mentale all’indomani della pandemia e nell’attuale contesto di molteplici crisi;
-Il sostegno alla trasformazione digitale dei sistemi sanitari per sfruttare al meglio i dati sanitari e il nuovo digitale Strumenti;
-Il riconoscimento dell’importanza degli sforzi regionali, nazionali, europei e internazionali più ampi per affrontare il problema globale minacce alla salute pubblica.

Purtroppo anche in questo caso l’OCSE non ha mancato di evidenziare il divario esistente tra la spesa sanitaria pro capite in Italia e negli altri Paesi europei.

Qui il link per scaricare il Report:

https://www.oecd-ilibrary.org/social-issues-migration-health/health-at-a-glance-europe-2022_507433b0-en

AUDIZIONE PRELIMINARE DELLA BANCA D’ITALIA ALL’ESAME DELLA MANOVRA ECONOMICA PER IL TRIENNIO 2023-2025

Il 5 dicembre le Commissioni riunite della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica hanno proceduto all’audizione preliminare del capo servizio Struttura economica della banca d’Italia dott. Fabrizio Balassone in merito alla manovra economica per il triennio 2023-2025.

Il Fondo sanitario nazionale è incrementato di 2,2 miliardi nel 2023 (2,3 nel 2024 e 2,6 a decorrere dal 2025) ed è contestualmente autorizzata una spesa pari a 0,7 miliardi per l’acquisto di vaccini e di farmaci anti-Covid per il prossimo anno.

Come si può comprendere dai dal riepilogo della Banca d’Italia non ci sono possibilità di aumentare la spesa sanitaria a causa del vertiginoso aumento dei costi dell’energia che assorbe la fetta maggiore della manovra.

Chi soffrirà maggiormente sarà la spesa per il personale che non potrà essere aumentata con conseguenze purtroppo pesanti per tutti ma specialmente per le famiglie con scarse disponibilità economiche che già ora abbandonano le cure non potendo affrontare le spese.

Ma se il finanziamento aumenterà solo in misura limitata non per questo la spesa sarà contenuta in quanto, anche a causa dell’aumento dell’età media della popolazione è previsto forte incremento della spesa complessiva che, per la parte non finanziata dallo Stato, dovrà essere coperta dei cittadini di tasca propria. Già oggi l’Italia è il paese con la spesa out of pocket più alta d’Europa.

A questo si aggiunge purtroppo anche l’innalzamento del debito pubblico che renderà molto difficili altri scostamento di bilancio anche a causa della maggiore attenzione da parte della Commissione UE.

Sono a rischio in molte regioni il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza e la stessa universalità del SSN.

L’unica strada per recuperare margini di spesa a livello locale è quella di attuare una rigida revisione della spesa eliminando tuto quanto non è strettamente attinente all’assistenza sanitaria.

L’AUDIZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO SULLO SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE PER IL BILANCIO DELLO STATO DELL’ESERCIZIO 2023

La Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), Lilia Cavallari, è intervenuta il 5 dicembre davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato riunite in seduta congiunta. L’audizione ha riguardato l’esame preliminare del disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e sul bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.

Di seguito sono riportate le osservazioni relative al Servizio Sanitario nazionale contenute della memoria consegnata alle Commissioni.

Malgrado l’incremento del finanziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN) (2,15 miliardi per il 2023, 2,3 per il 2024 e 2,6 dal 2025), nell’orizzonte della programmazione finanziaria non sembra essere contemplato un potenziamento del sistema sanitario. La spesa sanitaria programmatica, stimata integrando le previsioni tendenziali contenute nella NADEF, nella versione rivista e integrata del 4 novembre scorso, con incrementi pari ai maggiori finanziamenti concessi (nell’ipotesi che vengano interamente utilizzati), si riduce fino al 6,1 per cento del PIL nel 2025, un valore inferiore anche rispetto al periodo pre-pandemia (6,4 per cento nel 2019, rispetto a una media UE del 7,9 per cento).

Come già evidenziato in passato dall’UPB, la diffusione della pandemia ha contribuito ad aggravare alcuni problemi del SSN e, in particolare, la carenza di personale, che assume oggi i contorni di un’emergenza nazionale (il problema riguarda soprattutto gli infermieri e alcune categorie di medici, tra cui anestesisti e specialisti di emergenza-urgenza). La situazione dei servizi di pronto soccorso è ormai difficilmente sostenibile. Nel caso dei medici, le remunerazioni non sono state adeguate nel tempo e l’indennità specifica per il pronto soccorso non viene ancora corrisposta, mentre si diffondono forme contrattuali diverse dal lavoro dipendente, mediate da cooperative, con aumenti dei costi e un impatto sfavorevole sull’organizzazione dei servizi. L’estensione del regime forfettario per i lavoratori autonomi prevista dalla manovra potrebbe contribuire a incentivare l’opzione per la libera professione nel privato.

Di fronte a questa situazione, la mancanza di indicazioni sui contratti del pubblico impiego e il fatto che l’aumento dell’indennità di pronto soccorso arriverà solo dal 2024 fanno dubitare che la capacità attrattiva del SSN possa essere rafforzata, mentre sono ancora in corso ondate di contagi da COVID-19 e si stanno attuando sforzi per recuperare le prestazioni rinviate a seguito dell’emergenza sanitaria, l’erogazione dei nuovi livelli di assistenza determinati nel 2017 non è ancora completa e gli investimenti del PNRR richiederanno un incremento, sia pure progressivo, delle spese per la gestione dei nuovi servizi. Potrebbero essere necessari nuovi interventi, anche nel corso del 2023″.

LA CORTE DEI CONTI RITIENE INSUFFICIENTE LA QUOTA DI FINANZIAMENTO DEL SSN PREVISTA DALLA PROPOSTA DI BILANCIO DELLO STATO PER L’ESERCIZIO 2023

La Corte dei conti il 2 dicembre è stata audita dalle Commissioni Bilancio riunite della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e sul Bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (A.C. 643).

Continua a leggere “LA CORTE DEI CONTI RITIENE INSUFFICIENTE LA QUOTA DI FINANZIAMENTO DEL SSN PREVISTA DALLA PROPOSTA DI BILANCIO DELLO STATO PER L’ESERCIZIO 2023”

IL GOVERNO METTE UNA PEZZA AL DISEGNO DI LEGGE PER IL BILANCIO DELLO STATO PER L’ANNO 2023

Dopo le bozze ora è stato pubblicato il testo definitivo del disegno di legge d’iniziativa del Governo per il Bilancio di previsione dello Stato per l’esercizio 2023.

Rispetto alle bozze circolate dopo la seduta del Consiglio dei Ministri del 21 novembre per la sanità sono apparse alcune novità; si tratta peraltro di somme assolutamente inadeguate ad affrontare la gravità dei problemi esistenti soprattutto in materia finanziamento da parte dello Stato e di personale.

Continua a leggere “IL GOVERNO METTE UNA PEZZA AL DISEGNO DI LEGGE PER IL BILANCIO DELLO STATO PER L’ANNO 2023”

IL GOVERNO APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE PER IL BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO 2023, MA IL COMUNICATO DI SALUTE NON NE PARLA. IL PARLAMENTO DOVRA’ INTERVENIRE

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 21 novembre 2022, alle ore 21.00 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

l Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).

I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.

La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, di aumento dell’assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani.

In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell’impennata dei costi energetici.

Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l’anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.

Nello scarso comunicato non si parla di interventi per la salute.

Una buona salute è la base per la realizzazione del potenziale degli individui, per la realizzazione delle famiglie, per la prosperità delle comunità e per la crescita della nazione.

Il Governo si è dimenticato di tutte le promesse fatte durante l’epidemia e la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza prevede una decrescita del finanziamento dello Stato al Fondo Sanitario Nazionale.

Dopo le proteste delle opposizioni la presidente Meloni ha detto che ci saranno 2 mld di euro per i maggiori costi energetici che anche la sanità dovrà sopportare, ma secondo la FIASO ne serviranno 3,2 per cui la differenza farà carico alle regioni.

In questo modo non sarà possibile attuare la riforma dell’assistenza territoriale e il potenziamento del ruolo degli ospedali, ma soprattutto soffrirà l’attività di prevenzione , già pesantemente compromessa durante l’epidemia.

Occorre che i partiti che si autodefiniscono di sinistra presenti in Parlamento ritrovino lo spirito riformista che portò all’approvazione della riforma sanitaria intervenendo con la presentazione di emendamenti al disegno di legge del Governo allo scopo di fissare il rapporto tra finanziamento dello Stato al FSN all’8% del PIL al fine di coprire il costo effettivo del SSN, fino ad ora assicurato in parte direttamente dai cittadini con la spesa out of pocket.

Nello stesso tempo occorrerà eliminare tutti i limiti alle assunzioni di personale previa adozione da parte di ciascuna azienda di un piano del fabbisogno approvato dalle regioni abrogando contestualmente la possibilità di affidare l’assistenza sanitaria all’interno degli ospedali e sul territorio a ditte o cooperative e di stipulare contratti di consulenza o di reclutare personale “a gettone”.

Ogni azienda dovrà presentare un piano di backsourcing per eliminare tutti i servizi sanitari affidati all’esterno riassumendone la gestione diretta con personale a tempo indeterminato.

La copertura della spesa andrà trovata tagliando tutte le esenzioni e le agevolazioni fiscali fino ad ora riconosciute, da tutti i governi di destra e di sinistra alle case di cura private alle società di assicurazione e ai fondi integrativi.

AMBROSETTI: MERIDIANO SANITA’ XVII DENUNCIA LA CARENZA DI RISORSE PER IL SSN

Il XVII Rapporto Meriano Sanità della Ambrosetti, dopo aver disegnato un quadro di incertezze e di instabilità in cui si troverà il nuovo Governo, anche a causa della prevista riduzione del PIL e del quadro macroeconomico generale ha affrontato il problema della carenza delle risorse per il Servizio Sanitario Nazionale:

“La sanità pubblica non sarà sostenibile se non ci saranno interventi di correzione rispetto alle attuali dinamiche socio sanitarie”.

Purtroppo la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri prevede per i prossimi anni una progressiva riduzione del finanziamento pubblico del Fondo Sanitario Nazionale.

Continua a leggere “AMBROSETTI: MERIDIANO SANITA’ XVII DENUNCIA LA CARENZA DI RISORSE PER IL SSN”

ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE DI RIPIANO PER IL SUPERAMENTO DEL TETTO DI SPESA PER I DISPOSITIVI MEDICI E DEI TETTI DI SPESA FARMACEUTICI

Sulla Gazzetta Ufficiale del 9 agosto è stato pubblicato il decreto legge 115 in pari data che all’art. 18 reca misure urgenti per accelerare le procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici e i prodotti farmaceutici stabilendo quanto segue.

Continua a leggere “ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE DI RIPIANO PER IL SUPERAMENTO DEL TETTO DI SPESA PER I DISPOSITIVI MEDICI E DEI TETTI DI SPESA FARMACEUTICI”

“IL DIRITTO ALLA SALUTE NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE” SARA’ PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA ALL’ABBAZIA DI SAN NILO DI GROTTAFERRATA DALL’ASSOCIAZIONE NUOVI CASTELLI ROMANI

Grottaferrata (RM), Abbazia di
San Nilo, 1004

Sabato 14 alle ore 10, l’Associazione Nuovi Castelli Romani presenta il mio nuovo libro “Il diritto alla salute nel Servizio Sanitario Nazionale” nell’Abbazia di San Nilo di Grottaferrata.

Interverranno l’autore della prefazione il prof. Cesare Pinelli, ordinario di diritto pubblico e il prof. Claudio Letizia, ordinario di medicina interna entrambi dell’Università “Sapienza” di Roma; il Sindaco del Comune di Frascati Francesca Sbardella, il Sindaco del Comune di Nemi Alberto Bertucci, il Sindaco del comune di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il direttore sanitario dell’azienda USL Roma 6 dott. Roberto Corsi.

Saranno presenti: mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma; il sen. Bruno Astorre, Francesco Pittoni, Vice Presidente Vicario dell’UNAR; Francesco De Feo, Egumeno del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata e il dott. Ettore Pompili, Presidente onorario dell’Associazione NCR.

Il libro è diviso in sei parti:
1) Il processo della riforma
2) L’assistenza sanitaria
3) Organizzazione centrale del SSN
4) Organizzazione regionale del SSR
5) Strutture operative e loro funzioni
6) Diritti e responsabilità delle persone

Complessivamente sono 630 pagine con oltre 800 note di dottrina e giurisprudenza

Un libro scritto in maniera chiara e comprensibile anche per chi non ha una formazione giuridica e che spiega in maniera diffusa tutta la materia.

Molta attenzione è posta alla gestione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e informatiche, ma anche sono trattate diffusamente anche tutte le altre funzioni come quelle dell’informazione e della partecipazione, princìpi rigorosamente dettati dalle norme e che troppo spesso non trovano riflesso nemmeno per sbaglio nell’operare concreto.

Viene sottolineata l’importanza degli organi di indirizzo (es. Sindaci, Conferenza locale sociale e sanitaria per le aziende sanitarie locali, ecc.) ma anche il ruolo dei cittadini proclamato da tutti, ma scarsamente rispettato.

Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.

Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.

Un volume che può essere utile per chi deve studiare, per chi vuole prepararsi per un concorso, ma anche per chi già lavora e vuole aggiornarsi anche per difendere i propri diritti, oltre che per avvocati che devono rappresentare qualche paziente o dipendente.

LA SANITA’ NEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2022

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato sul proprio sito web il DEF 2022 approvato dal Consiglio dei Ministri.

Per quanto riguarda la sanità nella Sezione II dedicata alle Analisi e tendenze della finanza pubblica troviamo i dati della sanità.

Continua a leggere “LA SANITA’ NEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2022”