Il CENSIS ha presentato il 2 dicembre a Roma il 56° Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Per quanto riguarda la sanità il 61,0% degli italiani sarebbe del parere che nei prossimi anni il Servizio sanitario migliorerà anche grazie alle lezioni apprese durante la pandemia. Tra le cose di cui nei prossimi cinque anni ha bisogno, il 50,9% dei cittadini indica l’aumento del numero di medici di medicina generale, il 46,7% la modernizzazione di tecnologie e attrezzature diagnostiche per accertamenti, il 45,3% l’attivazione o il potenziamento dei servizi sul territorio, come le Case della salute, il 39,6% più posti letto negli ospedali, il 34,0% l’attivazione dell’assistenza domiciliare digitale (teleconsulto, teleassistenza). Inoltre, per il 93,7% degli italiani la spesa pubblica per la ricerca in salute e sanità è un investimento, non un costo.
Nella seduta del 30 novembre 2022 la Conferenza Stato Regioni e province autonome di Trento e Bolzano, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Calderoli, ha esaminato l’ ordine del giorno approvando i seguenti punti di che interessano la sanità: -Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente: “Linee guida per l’adozione dei Piani di controllo e per l’assegnazione della qualifica sanitaria agli allevamenti di specie sensibili (bovini, bufalini, ovini, caprini) nei confronti della paratubercolosi”. -Accordo, ai sensi dell’allegato I, punto 3, del decreto legislativo n. 16 del 2010, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Criteri per la selezione del donatore di cellule staminali emopoietiche”. -Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 24, della legge n.160 del 27 dicembre 2019, sullo schema di decreto del Ministro della salute sulla ripartizione dei finanziamenti per la ricerca sanitaria a valere sul Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, di cui all’articolo 1, comma 14, della legge n.160 del 27 dicembre 2019. -Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2022 -Intesa, ai sensi dell’articolo1, comma 266, della legge 30 dicembre 2021, n.234, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, relativo alle risorse per fase interpandemica PanFlu 2021-2023. ID MONITOR 4843 -Intesa, ai sensi dell’articolo 25-sexies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente la proroga del termine di cui all’articolo 6 del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 14 maggio 2021 recante “Esecuzione dello screening nazionale per l’eliminazione del virus dell’HCV”.
Sono stati rinviati i punti riguardanti la ripartizione dei fondi per l’assistenza domiciliare e quello per a riforma degli IRCCS;
Nell’ambito del programma europeo di screening dei tumori, proposto nel quadro del piano europeo di lotta contro il cancro, la Commissione ha presentato un nuovo approccio per aiutare gli Stati membri ad aumentare la diffusione dello screening dei tumori.
La raccomandazione mira ad aumentare la diffusione dello screening del carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto per raggiungere l’obiettivo fissato nel piano europeo di lotta contro il cancro, ossia far sì che il 90 % di coloro che soddisfano i requisiti abbia la possibilità di sottoporsi a tali screening entro il 2025. Lo screening mirato dovrebbe essere inoltre esteso ad altri tumori, in particolare al carcinoma prostatico, polmonare e gastrico.
Ieri 25 luglio alle ore 11, presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, è stata presentata la Relazione annuale sull’attività svolta nel 2021 dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Ha partecipato il Vicepresidente della Camera, Ettore Rosato.
Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni ha letto la corposa relazione.
Nel 2021 sono stati denunciati all’Inail poco più di 564mila infortuni sul lavoro, in calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione, però, è dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid-19, che sono passati dai quasi 150mila del 2020 ai circa 50mila del 2021. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media delle denunce da nuovo Coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro, mentre nel 2021 è scesa a una su 12. Le denunce di infortunio “tradizionale”, al netto dei casi da Covid-19, nel 2021 hanno invece registrato un aumento di circa il 20% rispetto al 2020.
Il Senato della Repubblica il 6 luglio, nel corso della 449ma seduta pubblica ha approvato un Ordine del giorno dei senatori Binetti ed altri con il quale , partendo dagli obiettivi dell’Europe’s beating cancer plan che identifica 10 iniziative faro e le relative azioni concrete e che prevede un finanziamento di 4 miliardi per gli stati membri prevedendo tempistiche precise per la loro realizzazione, impegnando quindi il Governo:
L’Osservatorio nazionale sulla salute dell’Università cattolica di Roma ha pubblicato il suo nuovo Rapporto relativo all’anno 2021
Nella premessa del dott. Alessandro Solopaca e del prof. Walter Ricciardi si legge che lo scenario futuro della sanità appare quanto mai incerto a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria di Corona Virus Disease-19 (COVID-19).
In questi 2 anni, secondo gli autori della premessa si sono interrotte o rallentate le attività di prevenzione e, soprattutto, i percorsi di cura per malati cronici. Queste circostanze fanno presagire degli effetti negativi sulla salute della popolazione che si protrarranno anche per il futuro e che si vanno ad aggiungere alle conseguenze dirette, ancora poco conosciute, del virus.
L’emergenza sanitaria, sempre secondo gli autori della premessa, ha messo a nudo, con chiarezza, tutti i limiti del nostro sistema, poiché e risultato incapace di fronteggiare una crisi sanitaria, soprattutto dal punto di vista organizzativo e delle risorse disponibili. Alcuni esempi su tutti, l’incapacità di gestire l’emergenza sul territorio e nelle strutture sanitarie per anziani, la drammatica carenza del personale medico e infermieristico e dei posti letto nelle Terapie Intensive.
Da questa emergenza nasce l’opportunità per rivedere alcune scelte e strategie, per migliorare e rendere più efficace ed efficiente un sistema. Infatti, si e avviato un processo virtuoso per ridisegnare l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e impegnare maggiori risorse per investimenti finalizzati alla modernizzazione.
Grazie ai fondi del PNRR destinati alla sanità sarà possibile avviare la modernizzazione del sistema, anche se permane una atavica carenza di risorse economiche per la gestione corrente che ci colloca ancora al di sotto dei maggiori Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Gli autori ritengono che gli stanziamenti previsti nella Legge di Bilancio per il 2022 siano ancora insufficienti per far fronte al costo dell’innovazione e all’aumento della domanda sanitaria connessa all’invecchiamento della popolazione.
Il Rapporto Osservasalute tratta anche della modernizzazione del sistema di cure.
In particolare Ricciardi e Solopaca hanno evidenziato alcuni punti:
1- La prevenzione resta uno dei punti cardine delle strategie del SSN, perché permette di evitare o procrastinare l’insorgenza delle patologie a elevato impatto sul sistema e sulla qualità di vita della popolazione.
2-L’integrazione è necessaria per contrastare la frammentazione dei servizi e delle prestazioni nell’offerta sanitaria e socio-sanitaria, promuovendone e migliorandone la continuità dell’assistenza ai vari livelli.
3- L’orientamento alla comunità risulta fondamentale perché in questo modo viene riconosciuto un ruolo attivo anche ai cittadini e alla comunità di riferimento, i quali da semplici fruitori passivi dell’offerta, vengono a qualificarsi come risorsa attiva per il sistema.
4- Il potenziamento delle reti di comunicazione e il processo di digitalizzazione sono importanti perché rendono attuabile la modernizzazione dei processi, attraverso la medicina a distanza, lo scambio di informazioni sul paziente tra i professionisti del settore e, in generale, il coordinamento della presa in carico dei pazienti, in un sistema di assistenza territoriale basato su un modello hub and spoke.
Sabato 14 alle ore 10, l’Associazione Nuovi Castelli Romani presenta il mio nuovo libro “Il diritto alla salute nel Servizio Sanitario Nazionale” nell’Abbazia di San Nilo di Grottaferrata.
Interverranno l’autore della prefazione il prof. Cesare Pinelli, ordinario di diritto pubblico e il prof. Claudio Letizia, ordinario di medicina interna entrambi dell’Università “Sapienza” di Roma; il Sindaco del Comune di Frascati Francesca Sbardella, il Sindaco del Comune di Nemi Alberto Bertucci, il Sindaco del comune di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il direttore sanitario dell’azienda USL Roma 6 dott. Roberto Corsi.
Saranno presenti: mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma; il sen. Bruno Astorre, Francesco Pittoni, Vice Presidente Vicario dell’UNAR; Francesco De Feo, Egumeno del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata e il dott. Ettore Pompili, Presidente onorario dell’Associazione NCR.
Il libro è diviso in sei parti: 1) Il processo della riforma 2) L’assistenza sanitaria 3) Organizzazione centrale del SSN 4) Organizzazione regionale del SSR 5) Strutture operative e loro funzioni 6) Diritti e responsabilità delle persone
Complessivamente sono 630 pagine con oltre 800 note di dottrina e giurisprudenza
Un libro scritto in maniera chiara e comprensibile anche per chi non ha una formazione giuridica e che spiega in maniera diffusa tutta la materia.
Molta attenzione è posta alla gestione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e informatiche, ma anche sono trattate diffusamente anche tutte le altre funzioni come quelle dell’informazione e della partecipazione, princìpi rigorosamente dettati dalle norme e che troppo spesso non trovano riflesso nemmeno per sbaglio nell’operare concreto.
Viene sottolineata l’importanza degli organi di indirizzo (es. Sindaci, Conferenza locale sociale e sanitaria per le aziende sanitarie locali, ecc.) ma anche il ruolo dei cittadini proclamato da tutti, ma scarsamente rispettato.
Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.
Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.
Un volume che può essere utile per chi deve studiare, per chi vuole prepararsi per un concorso, ma anche per chi già lavora e vuole aggiornarsi anche per difendere i propri diritti, oltre che per avvocati che devono rappresentare qualche paziente o dipendente.
L’OMS ha appena pubblicato un lungo rapporto sulla prevenzione delle infezioni intraospedaliere da cui risulta che un paziente su dieci è a rischio di contrarre una infezione durante i ricoveri in ospedale.
Tale rischio aumenta nei paesi poveri rispetto a quelli ricchi che riescono ad assicurare una maggiore prevenzione in ospedale.
La direzioni sanitarie degli ospedali sono chiamate a svolgere una maggiore opera di prevenzione mettendo in atto una formazione specifica e fornendo al personale tutti i dispositivi necessari.
L’Avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea Kokott nella sua requisitoria finale nella Causa C-61721 intentata da un cittadino francese contro il Ministro per la transizione ecologica di di quella nazione ha affermato che gli Stati membri possono essere tenuti responsabili di danni alla salute causati da inquinamento atmosferico eccessivo.
I valori limite degli inquinanti nell’aria fissati dall’ Unione Europea e gli obblighi stabiliti nei confronti degli Stati membri di migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente previsti dagli articoli 7 e 8 della direttiva 96/62, in combinato disposto con la direttiva 1999/30, nonché con gli articoli 13 e 23 della direttiva 2008/50, sono preordinati a conferire diritti ai sing
Nel caso di danni alla salute causati da un superamento dei valori limite di PM10 o biossido di azoto presenti nell’atmosfera a decorrere dalla scadenza dei rispettivi termini ai sensi degli articoli 7 e 8 della direttiva 96/62, in combinato disposto con la direttiva 1999/30, o con l’articolo 13 della direttiva 2008/50, presuppone che il soggetto leso abbia diritto ad essere risarcito ove dimostri l’esistenza di un nesso causale diretto tra tale effetto nocivo e il proprio soggiorno in un luogo in cui i valori limite applicabili sono stati superati, in assenza di un piano di miglioramento della qualità dell’aria ambiente che sia conforme ai requisiti di cui all’allegato IV della direttiva 96/62 o all’allegato XV, sezione A, della direttiva 2008/50, e che non presenti, inoltre, altre manifeste carenze.
Si tratta di una cosa che può interessare molti cittadini italiani…a partire da quelli di Taranto…
Il giorno 8 novembre il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un decreto per la realizzazione di un programma di prevenzione e monitoraggio del tumore al polmone individuando la Rete italiana screening polmonare (RISP) composta da 18 centri di eccellenza ai quali saranno assegnati i fondi necessari.
Il coordinamento sarà affidato all’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano (IRCCS).
Si tratta di una scelta importante per contribuire alla prevenzione ma anche per far smettere di fumare molte persone.