APPROVATA DALLA XII COMMISSIONE DELLA CAMERA IN SEDE LEGISLATIVA LA LEGGE SULLA TRASPARENZA DEI RAPPORTI AVENTI RILEVANZA ECONOMICA TRA IMPRESE PRODUTTRICI E I SOGGETTI CHE OPERANO NELLA SANITA’

Finalmente ieri 24 maggio la Commissione affari sociali della Camera in sede legislativa ha approvato in via definitiva l’Atto Camera 491-B presentato dall’on.le Massimo Enrico Baroni ed altri ed avente per oggetto “Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie”.

Le disposizioni della legge, nell’ambito della tutela della salute, in attuazione dei princìpi contenuti negli articoli 32, 41 e 97 della Costituzione, determinano, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, il livello essenziale delle prestazioni concernenti il diritto alla conoscenza dei rapporti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute.

Le disposizioni della presente, per finalità di trasparenza nonché di prevenzione e contrasto della corruzione e del degrado dell’azione amministrativa, garantiscono il diritto alla conoscenza dei rapporti, aventi rilevanza economica o di vantaggio, intercorrenti tra le imprese produttrici di farmaci, strumenti, apparecchiature, beni e servizi, anche non sanitari, e i soggetti che operano nel settore della salute o le organizzazioni
sanitarie.

Resta comunque salva l’applicazione delle disposizioni del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, nonché delle disposizioni del titolo VIII del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219.

Sono soggette a pubblicità le convenzioni e le erogazioni in denaro, beni, servizi o alte utilità effettuate da un’impresa produttrice a favore da soggetti che operino nel settore della salute quando abbiano un valore unitario maggiore di 50 euro o un valore complessivo maggior di 500 euro.

Sono comprese anche le erogazioni ad associazioni sanitarie.

Le imprese produttrici costituite in forma societaria, entro il 31 gennaio di ogni anno, saranno tenute a comunicar al Ministero della salute i dati identificativi di cui all’articolo 3, comma 4, lettere a) e b), dei soggetti che operano nel settore della salute e delle organizzazioni sanitarie per i quali ricorra una delle seguenti condizioni:
a) siano titolari di azioni o di quote del capitale della società ovvero di obbligazioni dalla stessa emesse, iscritti per l’anno precedente, rispettivamente, nel libro dei soci o nel libro delle obbligazioni;
b) abbiano percepito dalla società, nell’anno precedente, corrispettivi per la concessione di licenze per l’utilizzazione economica di diritti di proprietà industriale o intellettuale.

Negli Stati Uniti il “Sunshine act” cui si ispira la nuova legge è in vigore dal 2010.

Come riportato da Quotidiano Sanità il relatore on.le Provenza ha dichiarato che si tratta di un provvedimento che potrà contribuire ad aumentare la fiducia dei cittadini nella scienza e nella medicina, oltre che dare un impulso importante per rendere più indipendenti gli studi scientifici.

Il testo della legge ora andrà al Quirinale per essere promulgato e pubblicato sulla G.U.

“IL DIRITTO ALLA SALUTE NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE” SARA’ PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA ALL’ABBAZIA DI SAN NILO DI GROTTAFERRATA DALL’ASSOCIAZIONE NUOVI CASTELLI ROMANI

Grottaferrata (RM), Abbazia di
San Nilo, 1004

Sabato 14 alle ore 10, l’Associazione Nuovi Castelli Romani presenta il mio nuovo libro “Il diritto alla salute nel Servizio Sanitario Nazionale” nell’Abbazia di San Nilo di Grottaferrata.

Interverranno l’autore della prefazione il prof. Cesare Pinelli, ordinario di diritto pubblico e il prof. Claudio Letizia, ordinario di medicina interna entrambi dell’Università “Sapienza” di Roma; il Sindaco del Comune di Frascati Francesca Sbardella, il Sindaco del Comune di Nemi Alberto Bertucci, il Sindaco del comune di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il direttore sanitario dell’azienda USL Roma 6 dott. Roberto Corsi.

Saranno presenti: mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma; il sen. Bruno Astorre, Francesco Pittoni, Vice Presidente Vicario dell’UNAR; Francesco De Feo, Egumeno del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata e il dott. Ettore Pompili, Presidente onorario dell’Associazione NCR.

Il libro è diviso in sei parti:
1) Il processo della riforma
2) L’assistenza sanitaria
3) Organizzazione centrale del SSN
4) Organizzazione regionale del SSR
5) Strutture operative e loro funzioni
6) Diritti e responsabilità delle persone

Complessivamente sono 630 pagine con oltre 800 note di dottrina e giurisprudenza

Un libro scritto in maniera chiara e comprensibile anche per chi non ha una formazione giuridica e che spiega in maniera diffusa tutta la materia.

Molta attenzione è posta alla gestione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e informatiche, ma anche sono trattate diffusamente anche tutte le altre funzioni come quelle dell’informazione e della partecipazione, princìpi rigorosamente dettati dalle norme e che troppo spesso non trovano riflesso nemmeno per sbaglio nell’operare concreto.

Viene sottolineata l’importanza degli organi di indirizzo (es. Sindaci, Conferenza locale sociale e sanitaria per le aziende sanitarie locali, ecc.) ma anche il ruolo dei cittadini proclamato da tutti, ma scarsamente rispettato.

Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.

Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.

Un volume che può essere utile per chi deve studiare, per chi vuole prepararsi per un concorso, ma anche per chi già lavora e vuole aggiornarsi anche per difendere i propri diritti, oltre che per avvocati che devono rappresentare qualche paziente o dipendente.

IL NUOVO RAPPORTO 2021 DI TRANSPARENCY INTERNATIONAL

Il nuovo rapporto 2021 di Transparency International ha fatto ancora una volta una fotografia impietosa della corruzione in Italia, basandosi sulla qualità della corruzione percepita.

L’85% degli italiani ritiene che la corruzione sia un grosso problema

Il 51% degli italiani ritiene che il nostro Governo non stia facendo abbastanza per prevenire la corruzione, il 39% ritiene che il Governo operi bene, mentre il restante 4% non si pronuncia.

Questa è la percentuale delle persone secondo cui la maggioranza delle persone presenti nei gruppi seguenti sono coinvolte nella corruzione

Ancora ecco la percentuale di utenti e di cittadini che hanno dovuto pagare una tangente per ottenere un servizio o una prestazione nei 12 mesi precedenti:

La percentuale più elevata pari al 6% riguarda gli ospedali pubblici.

Indicazioni orientative ai fini dell’elaborazione e attuazione di politiche pubbliche e pubblico-private per contrastare in modo efficace e realistico i fenomeni e i rischi di corruzione nel sistema sanitario nazionale italiano

Nell ambito dei lavori del Tavolo Pubblico Privato del progetto “Curiamo la corruzione” è stato stilato un Policy Paper che ha lo scopo di analizzare la questione per identificare possibili soluzioni. L obiettivo del documento è responsabilizzare gli attori preposti a gestire e a interagire con il sistema sanitario nazionale rispetto alla risoluzione dei problemi di corruzione che sono gi à presenti o che rischiano di ingenerarsi.
Il documento si prefigge di agevolare approcci pragmatici che individuino punti e momenti di equilibrio fra le sempre presenti opposte tendenze e tentazioni di individuare formule risolutive prêt à porter da una parte, e dall’ altra a ritenere in buona sostanza il problema troppo complesso e dunque limitatamente affrontabile se non con misure di semplice buon senso e limitato impatto.
A tale fine il Policy Paper fornisce una prima serie di dati, informazioni, elementi interpretativi e spunti attuativi.
Deliberatamente tali componenti e direttrici non sono sistematizzate dagli autori poiché la complessità della problematica (con molteplici fattori in gioco) non rende n é credibile n é auspicabile la prospettiva di indicazioni troppo strutturate o coerenti per politiche calate dall’ alto quando invece emerge con chiarezza l’ esigenza di integrare sapientemente, in sequenze anche molto diverse a seconda delle concrete diverse situazioni territoriali od organizzative, l utilizzo di un insieme di attrezzi talvolta con moduli già “preconfezionati orientativamente pronti all uso, come nel caso delle strumentazioni predisposte e sperimentate da Transparency International a livello internazionale e in Italia.

CHE FINE HA FATTO IL PHYSICIANS PAYMENTS SUNSHYNE ACT ?

Sin dal 2013 L’ANAC ha pubblicato il documento «Corruzione sommersa e corruzione emerse in Italia: modalità di misurazione e prime evidenze empiriche» che vuole rappresentare un primo contributo metodologico allo studio del fenomeno corruttivo da un punto di vista quantitativo nella prospettiva di superare le carenze esistenti e sviluppare misure affidabili, indispensabili per l’analisi delle cause e degli effetti della corruzione e per la definizione di politiche di prevenzione e contrasto.

Tra le misure per contrastare la corruzione l’ANAC ha proposto di rendere trasparenti i rapporti tra i fornitori di beni e servizi e i soggetti decisori della ASL.

La delicatezza di questo tema ha spinto alcuni deputati a presentare nel corso della XVIII legislatura la proposta di legge n. 491 ispirata al Physicians Payments Sunshyne Act degli Stati Uniti d’America, che si spera possa essere approvata, ma i cui principi, potrebbero essere già utilizzati nel PTPCT e nel codice di comportamento del personale dipendente.

La proposta è stata approvato dalla Camera l’8 aprile 2019 ed è attualmente all’esame della 12a Commissione (igiene e sanità) del Sentato in sede redigente, che stabilisce l’obbligatorietà della trasparenza dei dati d’interesse pubblico riguardanti le transazioni finanziarie e le relazioni d’interesse intercorrenti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute.

Per le aziende l’obbligatorietà scatta quando le convenzioni o le erogazioni hanno un valore unitario maggiore di 10 euro o un valore complessivo annuo maggiore di 100 euro.

Qui trovate il testo in discussione al Senato: