LA STIMA DEI BISOGNI ASSISTENZIALI NELLE NUOVE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITA’

Fonte: Dipartimento di Epidemiologia e prevenzione della Regione Lazio,
elaborazione dell’autore

Procedono gli atti per l’avvio dei lavori per la realizzazione delle case della salute della comunità previste dal PNRR, ma benché sia stato aggiunto il termine “comunità” non si percepisce alcun coinvolgimento delle popolazioni interessate.

Sarebbe stato bello se fosse stato organizzato un débat public (il dibattito pubblico previsto dall’art. 22 del Codice dei contratti) sulla pianificazione dell’area o dell’immobile dove situarle, ma non c’è stato.

Sarebbe stato interessante fare una Conferenza dei servizi (prevista dall’art. 14 del d.lgs 502 del 1992) per presentare ai cittadini le proposte dell’azienda circa i servizi e le prestazioni da collocare nella nuova CdC, ma così non è stato.

Sarebbe stata importante la costruzione di indicatori di piccola area geografica per la misura delle disuguaglianze.

Sarebbe stata utile una valutazione delle disuguaglianze socioeconomiche nell’uso dei farmaci

Sarebbe stato necessario effettuare una stima dei bisogni assistenziali della popolazione residente in ogni Comune sede di una CdC, ma nessuno pare che ci abbia pensato per cui queste CdC sembrano ognuna copia dell’altra senza tener alcun conto dei bisogni reali dei cittadini, dell’indice di vecchiaia, della loro cronicità (numerosità e tipologia), del livello socio economico e quindi dell’indice di deprivazione, della situazione ambientale e degli effetti sulla popolazione, ecc. ma anche questo ancora non si è fatto.