LE DECISIONI DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI DEL 30 NOVEMBRE

Nella seduta del 30 novembre 2022 la Conferenza Stato Regioni e province autonome di Trento e Bolzano, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Calderoli, ha esaminato l’ ordine del giorno approvando i seguenti punti di che interessano la sanità:
-Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente: “Linee guida per l’adozione dei Piani di controllo e per l’assegnazione della qualifica sanitaria agli allevamenti di specie sensibili (bovini, bufalini, ovini, caprini) nei confronti della paratubercolosi”.
-Accordo, ai sensi dell’allegato I, punto 3, del decreto legislativo n. 16 del 2010, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Criteri per la selezione
del donatore di cellule staminali emopoietiche”.
-Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 24, della legge n.160 del 27 dicembre 2019, sullo schema di decreto del Ministro della salute sulla ripartizione dei finanziamenti per la ricerca sanitaria a valere sul Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, di cui all’articolo 1, comma 14, della legge n.160 del 27 dicembre 2019.
-Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2022
-Intesa, ai sensi dell’articolo1, comma 266, della legge 30 dicembre 2021, n.234, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, relativo alle risorse per fase interpandemica PanFlu 2021-2023. ID MONITOR 4843
-Intesa, ai sensi dell’articolo 25-sexies, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente la proroga del termine di cui all’articolo 6 del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 14 maggio 2021 recante “Esecuzione dello screening nazionale per l’eliminazione del virus dell’HCV”.

Sono stati rinviati i punti riguardanti la ripartizione dei fondi per l’assistenza domiciliare e quello per a riforma degli IRCCS;

L’ORDINE DEL GIORNO DELLA MAGGIORANZA SUL NUOVO PIANO ONCOLOGICO NAZIONALE DEVE SPINGERE LE REGIONI AD ACCELERARE LA REVISIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE ADOTTATE TALORA ANCHE SENZA TENERE CONTO DEI DATI EPIDEMIOLOGICI

Il Senato della Repubblica il 6 luglio, nel corso della 449ma seduta pubblica ha approvato un Ordine del giorno dei senatori Binetti ed altri con il quale , partendo dagli obiettivi dell’Europe’s beating cancer plan che identifica 10 iniziative faro e le relative azioni concrete e che prevede un finanziamento di 4 miliardi per gli stati membri prevedendo tempistiche precise per la loro realizzazione, impegnando quindi il Governo:

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“IL DIRITTO ALLA SALUTE NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE” SARA’ PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA ALL’ABBAZIA DI SAN NILO DI GROTTAFERRATA DALL’ASSOCIAZIONE NUOVI CASTELLI ROMANI

Grottaferrata (RM), Abbazia di
San Nilo, 1004

Sabato 14 alle ore 10, l’Associazione Nuovi Castelli Romani presenta il mio nuovo libro “Il diritto alla salute nel Servizio Sanitario Nazionale” nell’Abbazia di San Nilo di Grottaferrata.

Interverranno l’autore della prefazione il prof. Cesare Pinelli, ordinario di diritto pubblico e il prof. Claudio Letizia, ordinario di medicina interna entrambi dell’Università “Sapienza” di Roma; il Sindaco del Comune di Frascati Francesca Sbardella, il Sindaco del Comune di Nemi Alberto Bertucci, il Sindaco del comune di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il direttore sanitario dell’azienda USL Roma 6 dott. Roberto Corsi.

Saranno presenti: mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma; il sen. Bruno Astorre, Francesco Pittoni, Vice Presidente Vicario dell’UNAR; Francesco De Feo, Egumeno del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata e il dott. Ettore Pompili, Presidente onorario dell’Associazione NCR.

Il libro è diviso in sei parti:
1) Il processo della riforma
2) L’assistenza sanitaria
3) Organizzazione centrale del SSN
4) Organizzazione regionale del SSR
5) Strutture operative e loro funzioni
6) Diritti e responsabilità delle persone

Complessivamente sono 630 pagine con oltre 800 note di dottrina e giurisprudenza

Un libro scritto in maniera chiara e comprensibile anche per chi non ha una formazione giuridica e che spiega in maniera diffusa tutta la materia.

Molta attenzione è posta alla gestione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e informatiche, ma anche sono trattate diffusamente anche tutte le altre funzioni come quelle dell’informazione e della partecipazione, princìpi rigorosamente dettati dalle norme e che troppo spesso non trovano riflesso nemmeno per sbaglio nell’operare concreto.

Viene sottolineata l’importanza degli organi di indirizzo (es. Sindaci, Conferenza locale sociale e sanitaria per le aziende sanitarie locali, ecc.) ma anche il ruolo dei cittadini proclamato da tutti, ma scarsamente rispettato.

Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.

Una occasione molto speciale, sia per il luogo prescelto che per le persone che saranno presenti.

Un volume che può essere utile per chi deve studiare, per chi vuole prepararsi per un concorso, ma anche per chi già lavora e vuole aggiornarsi anche per difendere i propri diritti, oltre che per avvocati che devono rappresentare qualche paziente o dipendente.

PUBBLICATA SULLA G.U. LA DELIBERA 21 APRILE 2022 DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CON CUI SONO STATI APPROVATI MODELLI E STANDARD PER LO SVILUPPO DELL’ASSISTENZA TERRITORIALE

La Gazzetta ufficiale n. 102 del 3 maggio pubblica il testo della delibera assunta dal Consiglio dei Ministri in data 21 aprile sostitutiva dell’intesa della Conferenza Stato-regioni, relativa allo schema di decreto del Ministro della salute, concernente il regolamento recante «Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale».

Com’è noto in sede di Conferenza Stato-regioni, nonostante le molte riunioni sull’argomento non era stata raggiunta la necessaria intesa per cui il Governo, preso atto, pertanto, che la tutela della salute è una materia di legislazione concorrente nell’ambito della quale la determinazione dei principi fondamentali spetta allo Stato e in particolare la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all’art. 117, comma 2, lettera m), nonché l’eventuale esercizio del potere sostitutivo (art. 120, comma 2).

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PNRR SANITA’- DIALOGO APERTO TRA COMUNI E RETE DI ASSISTENZA PER UNA REALE PROSSIMITÀ E INTEGRAZIONE

Oggi 13 aprile si è tenuta, in diretta streaming una Giornata di riflessione e confronto IFEL, ANCI e Federsanità sulle missioni 5 e 6 del PNRR sul welfare di comunità.

Dal comunicato stampa si apprende quanto segue:

Il PNRR come straordinaria opportunità di rilancio anche della centralità del

L’introduzione della giornata è stata affidata a Pierciro Galeone, direttore IFEL, e Stefano Lorusso (direttore generale dell’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del PNRR del Ministero della Salute), con relazioni tecniche di Antonio Fortino e Francesco Enrichens (Agenas) sul tema “La missione 6: il ruolo della sanità e quello dei comuni” e Samantha Palombo (Dipartimento Welfare ANCI) su “La dimensione sociale e sociosanitaria della missione 5”.

Secondo Alessandro Canelli, Presidente Ifel e sindaco di Novara, “la pandemia in questi ultimi due anni ha dimostrato quanto la capacità di fare rete abbia avuto un ruolo determinante nella gestione dell’emergenza. Le amministrazioni comunali e le loro strutture sociali hanno dato prova di una straordinaria capacità di coordinamento e di governance del territorio. Il modello di stretta collaborazione tra i vari livelli istituzionali che sono intervenuti sul territorio è stata la formula vincente per la gestione dei differenti bisogni espressi dai cittadini in un momento che non ha precedenti nella nostra storia. Questo modello va ripetuto con le case di comunità”.

“Il PNRR è un’occasione straordinaria per imprimere un impulso deciso al percorso di potenziamento e qualificazione dell’offerta di servizi, soprattutto al Sud e in generale nelle aree interne del nostro Paese – ha evidenziato Enzo Bianco, Presidente del Consiglio nazionale ANCI. “Dobbiamo superare gli eccessivi divari territoriali che spesso danno luogo alle cosiddette ‘migrazioni sanitarie’ da una Regione all’altra, favorendo ovunque l’accesso ai servizi, garantendo livelli essenziali delle prestazioni sociali e sanitarie omogenei tra i territori”. Bianco ha quindi auspicato una “seria riflessione sulle vigenti attribuzioni di competenze in materia sanitaria e socio-sanitaria, a livello comunitario, nazionale, regionale e comunale”.

“In questa fase di ripartenza dalle fragilità e dalle criticità emerse durante la pandemia – ha aggiunto il vice presidente vicario Anci Roberto Pella – i Comuni assumono, di concerto con tutti gli altri livelli di governo del territorio, un ruolo essenziale per la costruzione delle reti di prossimità. L’universalismo e l’equo accesso ai servizi che il nostro Servizio Sanitario Nazionale deve assicurare per la promozione e la tutela della salute non possono che passare dai territori e dalla centralità del cittadino”, assicurando l’equità e il rispetto dei diritti civili, sociali e sanitari dei cittadini.

“Salute, territorio e rapporto con il PNRR è un tema di grandissima attualità. E’ un’agenda politicamente trasversale perchè la lettura dei bisogni non ha colore politico”, ha precisato Luca Vecchi, Delegato al Welfare ANCI e Sindaco di Reggio Emilia. “La pandemia ci dice che siamo nel pieno di un’emergenza che attraversa covid ma arriva fino all’Ucraina, con il tema dell’accoglienza e dei problemi energetici ed economici. Per la prima volta temi internazionali diventano locali e cambiano la vita dei cittadini portando i sindaci a ripensare il sistema socio-sanitario e il ruolo della medicina territoriale nelle comunità. La riforma attuale è di portata epocale”.

“Come tutto il PNNR, anche le Missioni M5 e M6 sono composte di ‘azioni’ e di ‘riforme’. E’ il loro insieme che compone il Piano ha sottolineato Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità e Direttore generale dell’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma – e una parte tiene l’altra. Per M5 abbiamo progettazioni nelle materie della non autosufficienza, disabilità e grave marginalità, unite a interventi legislativi per la non autosufficienza e la disabilità. Per M6 abbiamo progettazioni su Case e Ospedali della Comunità, COT, Assistenza domiciliare, unite al decreto legislativo sui nuovi assetti della sanità territoriale. Oltre le risorse, quindi, il PNNR reca un impulso alla riforma che forse in ambito sanitario e assistenziale è più rilevante delle stesse risorse. In termini prettamente sanitari, credo che il centro di questa azione possa essere definito come la creazione del sistema di assistenza esterno dall’ospedale. Non si tratta solo di sanità”.

Da questa giornata i Sindaci delle nostre città potranno trarre utilissimi strumenti di riflessione valutare lo stato dei servizi e per fornire indirizzi adeguati ai direttori generali delle aziende sanitarie locali sull’attuazione delle missioni 5 e 6 del PNRR con particolare riguardo alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale.

LA GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE

Il 7 aprile si celebra la giornata mondiale della salute.

Nel mezzo di una pandemia, un pianeta inquinato, malattie in aumento come cancro, asma, malattie cardiache, nella Giornata mondiale della salute 2022, l’OMS concentrerà l’attenzione globale sulle azioni urgenti necessarie per mantenere gli esseri umani e il pianeta in salute e promuovere un movimento per creare società incentrato sul benessere .   

L’OMS stima che oltre 13 milioni di decessi in tutto il mondo ogni anno siano dovuti a cause ambientali evitabili. Ciò include la crisi climatica, che è la più grande minaccia sanitaria per l’umanità. La crisi climatica è anche una crisi sanitaria. 

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LONG TERM CARE IN ITALIA: VERSO UNA RINASCITA? L’INDAGINE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIA LONGEVA

E’ stata presentata oggi 23 novembre l’indagine 2021 di Italia Longeva https://www.italialongeva.it/ l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva dedicata alla “Long-term care in Italia: verso una rinascita?” svolta in collaborazione con la Direzione generale della programmazione del Ministero della salute, a cura di Davide Vetrano e con il contributo di Modesto Visca.

L’indagine afferma che tra gli obiettivi più importanti di un moderno sistema sanitario vi è la costruzione di una long-term care commisurata alla rivoluzione sociodemografica alla quale stiamo assistendo in Italia. La longterm care va interpretata come una soluzione di continuità tra i diversi servizi territoriali, parte di una rete volta a rispondere ai bisogni di cittadini affetti da cronicità e disabilità. Tra questi, le cure domiciliari, quelle residenziali e semiresidenziali nonché le cure palliative, rappresentano i mattoni più importanti che rendono fattiva una continuità delle cure equa e di qualità.

nel secondo capitolo dell’indagine viene offerta una panoramica della diffusione territoriale della long-term care in Italia, tramite la presentazione dei dati attraverso i quali il Ministero della Salute monitora i volumi di attività di cure domiciliari, cure residenziali e cure palliative.

In particolare l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) rappresenta un’opzione sostenibile e alternativa al ricovero ospedaliero, laddove sussistano condizioni di elegibilita, e il carico assistenziale sia sostenibile e compatibile con l’erogazione di cure sociosanitarie presso il domicilio del paziente. Nell’ADI vengono ad integrarsi numerose competenze professionali di carattere sociale e sanitario. Tra di esse i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta,
infermieri, il fisioterapisti, gli assistenti sociali, medici specialisti, e psicologi. Il fine ultimo è quello di garantire ai pazienti l’assistenza necessaria presso la
propria abitazione – luogo ideale della guarigione – o per agevolare la dimissione ospedaliera, completando e proseguendo in tale maniera trattamenti complessi, altrimenti eseguibili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura residenziale.

In Italia, la responsabilità clinica dell’ADI è attribuita al MMG e la sede organizzativa è rappresentata dal distretto sociosanitario. L’attivazione dell’ADI richiede la presa in carico del paziente che fa seguito ad una valutazione multidimensionale, tramite la produzione di un piano assistenziale individualizzato (PAI), con individuazione degli obiettivi di cura e
dei tempi di recupero, delle tipologie di intervento e della frequenza degli accessi. La valutazione dell’assistito e l’erogazione stessa del servizio è idealmente effettuata di concerto da diversi professionisti.
Il flusso del Sistema Informativo per il monitoraggio dell’Assistenza Domiciliare (SIAD), parte integrante del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), è stato istituito in Italia in seguito all’Accordo Quadro tra Stato, Regioni e Province Autonome il 22 Febbraio 2011 dopo che il “Patto per la Salute” del 28 Settembre 2006 ha sancito l’obbligo delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano di trasmettere a livello centrale i dati del volume di attività svolte a livello territoriale. I dati trasmessi alle Regioni prima e al Ministero della Salute poi, riguardano tutte le attività inerenti l’assistenza domiciliare sanitaria e sociosanitaria a partire dal 1° gennaio 2009 Le informazioni inviate devono interessare la presa in carico e la valutazione multidimensionale dell’assistito, la definizione di un PAI e la responsabilità clinica di operatori afferenti alla ASL. Una volta soddisfatti i suddetti aspetti, andranno trasmesse anche informazioni riguardanti le prestazioni erogate all’interno delle cure palliative domiciliari e le dimissioni protette.

Dai dati in possesso del Ministero c’è stato un progresso fino al 2019 sia nell’assistenza agli over 65 (385.594 pazienti) che agli over 75 (319.525 pazienti) , salvo poi regredire, anche se limitatamente nel 2020 a causa dell’epidemia.

E’ aumentata la percentuale degli assistiti dal 2014 al 2020 come si può vedere dal grafico che segue:

Purtroppo esiste ancora un notevole divario tra le regioni , molte delle quali come la Lombardia (con il 5,23%) e la provincia autonoma di Trento (con il 7,90%) hanno preferito l’istituzionalizzazione dei pazienti, mentre al primo posto dell’ADI troviamo la Regione Abruzzo con un ragguardevole 7,03% degli over 75.

Ma l’obiettivo che si prefigge il PNRR è il 12% per tutti. Qui dovrà essere fatto pesare il principio dell’equità e alcune regioni devono fare molta strada per raggiungere questo obiettivo come si vede dal grafico all’inizio del testo.

LE DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE DRAGHI SULLA SANITA’

Ieri 17 febbraio 2021 il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri, prof. Draghi ha letto le proprie dichiarazioni programmatiche al Senato della Repubblica.

Dal resoconto stenografico della seduta n. 298 si leggono molti riferimenti al progetto per affrontare il problema della salute:

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