
Con decreto del 24 agosto scorso il Ministro Speranza ha individuato gli istituti zooprofilattici sperimentali, gli enti pubblici di ricerca e le università (di seguito denominati brevemente «Enti») a cui destinare, per l’anno2022, i fondi di cui all’art. 41, comma 2, lettera c-bis), punto 2),del decreto legislativo n. 26 del 2014. 2. Per le finalità di cui al comma 1, sono individuati quali destinatari dei fondi gli enti che, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legislativo n. 26 del 2014, hanno presentato, o hanno preso parte quali unità operative, ad almeno un progetto di ricerca, corrente o finalizzata, rientrante nel campo di applicazione del decreto legislativo n. 26 del 2014 ed approvato dal Ministero della salute nell’ambito dell’attività di cui all’art. 12-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, concernente le linee di ricerca di sanità animale e di benessere animale, che prevede procedure di ricerca e sviluppo, attraverso tecnologie sperimentali, di un metodo sostitutivo al modello animale.
Ai sensi dell’art. 1, comma 2, del predetto decreto, sono individuati, quali destinatari dei fondi previsti all’art. 41, comma2, lettera c-bis), punto 2) del decreto legislativo n. 26 del 2014,iscritti al bilancio dello Stato per l’esercizio finanziario 2022, i seguenti enti:
1. Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna; 2. Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana;
3. Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie;
4. Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise;
5. Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna;
6. Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, dellaLiguria e della Valle d’Aosta;
7. Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche;
8. Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia;
9. Università di Bologna «Alma Mater Studiorum»;
10. Università di Pisa;
11. Università degli studi di Genova;
12. Università degli studi di Palermo;
13. Università degli studi di Sassari;
14. Università degli studi di Roma «La Sapienza»;
15. Istituto superiore di sanità;
16. Consiglio nazionale delle ricerche.