
Il Ministero della salute ha pubblicato la Relazione contenente i risultati dell’anno 2021 del Piano Nazionale per la ricerca dei residui negli alimenti.
Dalla Relazione si apprende che l’attività del Piano 2021, in termini di percentuali di non conformità e conformità, è comparabile con quella degli anni precedenti.
Si registra per il 2021 un netto miglioramento delle attività del territorio, in termini di performance (attività effettuata rispetto a quella programmata), di tempi di caricamento dati nel sistema informatico, e, in misura minore, di tempi di analisi dei campioni.
Sebbene per alcune categorie non sia stato possibile raggiungere totalmente gli obiettivi nazionali e comunitari, si continua a registrare un aumento del numero di determinazioni analitiche, quindi di sostanze ricercate, rispetto agli anni precedenti, segno della sempre maggiore disponibilità di indagine presso i laboratori italiani.
La situazione più critica in merito al raggiungimento degli obiettivi prefissati si registra per il campionamento di ovicaprini provenienti da altri Stati Membri, anche a causa della mancata rendicontazione di diversi campioni nel sistema NSIS/PNR New.
Tutte le informazioni caricate sul sistema NSIS/PNR New e validate dalle regioni/P.A. sono state agevolmente trasmesse ad EFSA, anche con un sostanziale anticipo rispetto alle scadenze previste, denotando un sostanziale miglioramento della qualità dei dati e delle modalità di rendicontazione da parte dei laboratori.
I risultati ottenuti sono frutto della continua e proficua collaborazione con i laboratori del territorio, con le autorità regionali e con i laboratori nazionali di riferimento, costituirà certamente la base per il successo dell’imminente unificazione delle procedure di rendicontazione, attraverso il sistema RaDISAN, che consentirà, oltre il miglioramento della qualità dei dati raccolti, univocità di comportamento tra i diversi flussi di dati analitici.