IL MINISTRO SPERANZA HA RIPARTITO TRA LE REGIONI I FONDI PER LA FORMAZIONE DELLA SIMULAZIONE IN AMBITO SANITARIO

La metodologia della formazione con simulazione ha ottenuto un diffuso riconoscimento nel campo dell’assistenza sanitaria, in veste di potente strumento per rafforzare la conoscenza clinica, migliorare la comunicazione di team e insegnare le competenze del processo decisionale anche al fine di ridurre gli errori.

La simulazione è una metodologia didattica e può essere utilizzata non solo per insegnare le competenze cliniche, ma anche per il lavoro di team e per la comunicazione. Può inoltre essere utilizzata per standardizzare il training, soddisfare le linee guida basate sulle prove e raggiungere obiettivi specifici.

L’art. 1, comma 755, della legge n. 234 del 2021 Stabilisce che «Nello stato di previsione del Ministero della salute è istituito un fondo denominato “Fondo nazionale per la formazione in simulazione in ambito sanitario”, al fine di implementare la formazione in simulazione nell’ambito delle aziende ospedaliero-universitarie, e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, con una dotazione finanziaria di 500.000 euro per l’anno 2022.

Con decreto del Ministro della salute del 27 maggio 2022 sono stati stabiliti i criteri e le modalità per la ripartizione del Fondo nazionale.

Le risorse del Fondo nazionale per la formazione in simulazione in ambito sanitario, pari a 500.000 euro per l’anno 2022 sono state ripartite tra le regioni in ragione della numerosità delle aziende ospedaliero-universitarie e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di cui all’art. 1 con sede legale nella regione stessa.

Le regioni entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del predetto decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana approvano un piano di riparto tra le strutture interessate, tenendo conto della propria programmazione e delle proprie esigenze organizzative.

Entro diciotto mesi dal 22 luglio 2022, data di pubblicazione del citato decreto nella Gazzetta Ufficiale le regioni trasmettono al Ministero della salute apposita rendicontazione sull’attività svolta unitamente al piano di riparto e ad una breve relazione illustrativa.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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