PUBBLICATO IL DECRETO CON CUI VIENE APPROVATO IL REGOLAMENTO RECANTE LA DEFINIZIONE DEI MODELLI E DEGLI STANDARD PER L’ASSISTENZA TERRITORIALE DEL SSN

Sulla G.U. 144 del 22 giugno 2022 è stato pubblicato l’atteso D.M. 77 del 23 maggio con cui il Ministro Speranza ha approvato la riforma dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR.

Com’è noto in sede di Conferenza Stato Regioni e province autonome di Trento e Bolzano non è stata raggiunta l’intesa per cui il Consiglio dei ministri ha adottato il testo che poi, previo parere del Consiglio di Stato espresso nella seduta del 10 maggio 2022, è stato approvato dal Ministro Speranza.

Il decreto ha due allegati:
-il primo recante la ricognizione degli standard con tutti i presìdi e servizi (Case della Comunità, Centrale Operativa Territoriale, centrale Operativa 116117, Unità di Continuità assistenziale, Assistenza domiciliare, Ospedale di Comunità, Rete cure palliative, servizi per la salute di minori, delle donne, delle coppie e delle famiglie, Prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, telemedicina e sistemi di qualità).
-il secondo recante il glossario degli acronimi.

Com’è noto sono moltissime le novità contenute nel decreto, ma i tempi per la realizzazione delle opere sono molto contenuti dato che opere e servizi dovranno essere aperti e funzionanti entro il 31 dicembre 2026.

Ovviamente la Commissione europea ha finanziato solo gli investimenti in conto capitale per cui manca il personale e qui le assunzioni dovranno essere importanti, ma soprattutto è assente una organizzazione adeguata che integri una volta per tutte la prevenzione, l’assistenza territoriale e quella ospedaliera.

L’organizzazione dovrebbe spettare alle regioni, ma fino ad ora non risulta che ci siano provvedimenti del genere soprattutto come indirizzi per l’adeguamento degli atti aziendali la cui adozione spetta ai direttori generali previo passaggio, ove prevista in Conferenza dei Sindaci.

A questo proposito sarebbe opportuno che fosse posta la massima attenzione per organizzare dipartimenti transmurali che possano seguire i pazienti e che i Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali siano trasformati in processi gestiti digitalmente da tutti gli attori coinvolti (medici di famiglia, specialisti ambulatoriali interni, medici ospedalieri, ecc.) con collegamento con il Fascicolo Sanitario Elettronico dei pazienti.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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