ASPETTATIVE SANITARIE

1.1.      Le aspettative dei cittadini

Nonostante il diritto alla salute sia sancito a livello costituzionale, spesso si constata che il sistema non appare in grado di garantire gli obiettivi di salute più importanti, rischiando di arenarsi sul terreno della mancata efficienza e degli sprechi senza tener conto delle richieste sociali; pertanto la performance del sistema sanitario nel suo complesso come quella delle singole aziende andrebbe misurata anche attraverso il modo in cui sono in grado di rispondere alle aspettative delle persone.

La crescita rilevante del livello di istruzione ha infatti trasformato radicalmente le attitudini, le propensioni e le aspettative degli italiani nei confronti della salute, consentendo la diffusione di livelli di competenza crescente.

Una analisi del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il controllo delle Malattie del Ministero della salute a cura del CENSIS, risalente al 2008, dimostra come la crescita del livello di istruzione abbia trasformato radicalmente le attitudini, le propensioni e le aspettative degli italiani nei confronti della salute, consentendo la diffusione di livelli di competenza crescente.

Il monitoraggio delle aspettative dei cittadini italiani nei confronti dei servizi sanitarirappresenta uno strumento di grande rilevanza per un organismo quale il CCM che ha tra le sue funzioni il miglioramento della pratica della sanità pubblica in Italia[1].

Il Centro Nazionale per la salute globale dell’Istituto Superiore di sanità ritiene che pur in presenza di un aumento dell’aspettativa di vita dovuta ai cambiamenti demografici e al progresso scientifico si assista ad un aumento esponenziale di malattie croniche e alla polimorbilità il che comporta un evidente aumento dei costi con la conseguente difficoltà di dare risposte adeguate alle giuste richieste di salute dei cittadini sempre più attenti e consapevoli.

Il grado di soddisfazione di un paziente o dei suoi parenti rispetto ad una prestazione sanitaria dipende molto anche da cosa si aspetta.

Naturalmente se le aspettative sono limitate, l’insoddisfazione sarà modesta; se invece sono alte, anche una piccola delusione sarà probabilmente fonte di insoddisfazione.

L’analisi della domanda può aiutare ad individuare le priorità di intervento e con essa la misurazione della capacità di risposta e il livello di gradimento.

Le aspettative di salute[2] promuovono il pensiero critico e il dibattito informato su tutti gli aspetti della partecipazione pubblica alle politiche sanitarie e sanitarie, tra cui:

Assistenza centrata sul paziente e miglioramento della qualità

– Partecipazione dei pazienti alle decisioni terapeutiche

– Percezione pubblica dei servizi sanitari

– Coinvolgimento dei cittadini sulle politiche sanitarie e definizione e delle priorità

– Metodi di monitoraggio e valutazione della partecipazione

– Responsabilizzazione e consumismo

– Ruolo dei pazienti in termini di sicurezza e qualità

Il coinvolgimento emotivo rappresenta un fattore che influisce significativamente su alcuni elementi oggettivi ed in particolare sul grado di soddisfazione e sul tipo ed entità delle reazioni.

È indispensabile che ci sia sempre una informazione esauriente e corretta da parte dei medici e del personale sanitario, anche perché spesso i cittadini non sono adeguatamente informati circa i servizi pubblici a disposizione, oppure incontrano difficoltà nell’accesso agli stessi.

Determinante è anche il ruolo dei pazienti i quali hanno il dovere di far valere in maniera appropriata i propri diritti.

Al riguardo la Commissione europea ha adottato lo European pillar of social rights approvato il 17 novembre 2017 dal Parlamento europeo secondo cui «Ogni persona ha il diritto di accedere tempestivamente a un’assistenza sanitaria preventiva e terapeutica di buona qualità e a costi accessibili».

1.2. Bisogni insoddisfatti e bisogni inespressi

La crisi epidemica ha influito in maniera fortemente negativa sull’efficienza dei servizi colpendo in maniera rilevante proprio la parte più fragile della popolazione, in pratica le persone meno abbienti e marginalizzate. In questo periodo sono aumentati i bisogni insoddisfatti che hanno colpito in primo luogo gli anziani, i cronici e le persone affette da alcune patologie più gravi che hanno avuto difficoltà di accesso ai trattamenti in grado di salvaguardare l’efficacia delle cure e la qualità della vita.

In molte regioni esistono ritardi e problemi per le cure palliative; l’assistenza domiciliare è inadeguata; il follow up dei pazienti oncologici è stato rinviato, ecc. Da una indagine sui bisogni insoddisfatti in sanità[3] risulta che i malati oncologici con più elevate necessità non soddisfatte hanno spesso disagi psicologici e bassa capacità di resilienza, ma la lista dei pazienti affetti da altre patologie che non ricevono cure adeguate è lunga.

Le aziende sanitarie locali devono dotarsi di una organizzazione in grado di saper ascoltare i bisogni sanitari e sociosanitari espressi, ma anche di ricercare eventuali bisogni latenti o inespressi «Tuttavia il compito di un direttore generale è anche quello di governare la spesa e di progettare l’erogazione di cure appropriate e sicure. Questo compito comporta il dover definire, in una logica di costo-beneficio, a quale istanza dare priorità e come renderla operativa, affinché possa diventare concreta risposta di salute»[4].

Si tratta di un compito difficile che deve essere affrontato con il supporto di strumenti adeguati e con la massima trasparenza al fine di dare risposte concrete e in tempi brevi alle aspettative dei cittadini.


[1] CCM, Le aspettative dei cittadini rispetto alla salute e alla sanità, Progetto a cura della Fondazione CENSIS, 2008

[2] J.M.ROBINE, C.JAGGER, C.D.MATHERS, E.M.CRIMMINS, R.M. SUZMAN, Determining Health Expectancies, Wiley & Sons Ltd. Chichester (GB) 2003

[3] A.BONACCHI, Indagine sui bisogni insoddisfatti in sanità, Centro Synthesis, 18 febbraio 2019

[4] FORWARD REDAZIONE, Lo sguardo dei cittadini sui cambiamenti in sanità. Dall’empowerment dei pazienti agli strumenti decisionali delle aziende sanitarie, Intervista a Flori Degrassi, direttore generale ASL Roma2, maggio 2017

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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