
L’Agenzia Europa Today informa che la Commissione europea ha adottato una proposta per una nuova direttiva dell’Ue per reprimere la criminalità ambientale, inasprendo le pene per chi commette reati e obbligando gli Stati membri ad adottare misure di diritto penale. Il testo, che ora passerà al vaglio di Parlamento e Consiglio, definisce anche nuovi reati ambientali, fissa un livello minimo per le sanzioni e rafforza l’efficacia della cooperazione tra le forze dell’ordine.
Sempre l’Agenzia Europa Today riposta una dichiarazione del vice presidente esecutivo della Commissione Europea per il Green Deal Frans Timmermans secondo cui “La distruzione intenzionale del nostro ambiente naturale minaccia la nostra stessa sopravvivenza come umanità. Lasciare agire impunemente i trasgressori mina i nostri sforzi collettivi per proteggere la natura e la biodiversità, combattere la crisi climatica, ridurre l’inquinamento ed eliminare i rifiuti. Gli abusi gravi devono essere accolti con una risposta seria e la proposta odierna pone le basi per questo”
“Dobbiamo utilizzare tutti i mezzi possibili per proteggere l’ambiente a livello di Unione. Il diritto penale è uno di questi e questa proposta fornirà alle autorità di contrasto e alla magistratura gli strumenti per agire in modo più efficace contro i crimini ambientali in tutta l’Unione”, ha aggiunto la vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, Vera Jourova.
Se si vuole salvare il pianeta, bisogna essere più severi con chi inquina e contribuisce alla sua distruzione.
Per i casi più gravi si prevede la reclusione fino a dieci anni. Il vicepresidente della Commissione Timmermans: “Basta impunità per chi mina i nostri sforzi per proteggere la natura e la biodiversità”
Questa scelta è anche nell’ottica del progetto “ONE HEALTH” inserito nel nuovo Piano Nazionale della prevenzione secondo cui ambiente, animali e uomo costituiscono un unicum e che la loro salute è strettamente connessa.