
Tra gli strumenti a disposizione dei cittadini per ottenere le prestazioni e i servizi cui hanno diritto c’è naturalmente il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ma il ricorso al momento è subordinato al versamento del c.d. “Contributo Unificato” previsto dall’art. 9 del DPR 115 del 2002 secondo cui è dovuto il contributo unificato di iscrizione a ruolo, per ciascun grado di giudizio.
Questo costituisce un freno per molte persone che non sono in grado di sostenere una spesa che allo stato è di € 650,00 che devono essere versate anticipatamente per cui abbandonano la speranza di ottenere giustizia.
Ora l’art. 192 del disegno di legge per l’esercizio 2022 prevede la modifica del citato DPR 115/2002 prevede addirittura che in caso di omesso pagamento del contributo unificato i personale incaricato non debba procedere all’iscrizione a ruolo, ma proprio da questa ipotesi c’è stata una viva protesta degli avvocati e della politica per cui sarà richiesta una modifica del testo onde assicurare ad ogni cittadini il diritto ad accedere alla giustizia che altrimenti verrebbe impedito per mere questioni economiche.
Tutti i partiti sarebbero d’accordo a modificare il testo originale del DPR 115/2002 eliminando il pagamento anticipato del contributo unificato.
Sarebbe una grande vittoria, anche se occorrerà sentire il parere del Ministero della giustizia ma anche quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze.