
Con la conversione in legge del D.L. 73 9-ter. avvenuta con la legge 25 maggio 2021, n, 106 all’art. 34, troviamo il comma 9-ter con il quale al fine di dare completa attuazione all’integrazione sociosanitaria e di fare fronte al perdurare dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il personale dipendente del Servizio sanitario nazionale appartenente ai profili professionali di assistente sociale, di sociologo e di operatore sociosanitario, già collocato nel ruolo tecnico di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 1979, n. 761, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 5 della legge 11 gennaio 2018, n. 3, è collocato nel ruolo sociosanitario, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Secondo Saverio Proia che ha scritto un interessante articolo su questo tema per Quotidiano Sanità si apre una stagione di coinvolgimento, condivisione e concertazione non solo per riempire di contenuti riformatori la norma che ha istituito il ruolo sociosanitario ma anche e soprattutto perché la stessa possa essere messa in grado di esplicare al massimo le sue potenzialità innovative in questa fase di rifondazione e potenziamento del SSN per effetto ed in conseguenza del PNRR, in cui l’integrazione sociosanitaria è parte integrante, fondamentale e strategica, specialmente se si tiene conto del mutato quadro nosologico e demografico del nostro Paese.