
Il Governo è al lavoro per rispettare i tempi previsti per l’adozione dei primi provvedimenti per l’organizzazione delle strutture che dovranno occuparsi del Piano di Ripresa e Resilienza, ma molto dovranno fare anche le amministrazioni locali.
Tra breve sarà adottato il provvedimento formale, ma è già noto che i progetti della Missione Sociale saranno coordinati dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzati dai Comuni singoli o dagli enti di area vasta.
L’ANCI a proposito del testo del PNRR trasmesso alla Commissione UE ha immediatamente evidenziato la numerosità degli adempimenti post a carico dei Comuni, come si evince dalla nota di lettura predisposta dal Dipartimento Welfare Anci sulle Missioni 5. Sociale e 6. Salute, ai progetti in materia di Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore il Piano destina 11,17 miliardi (a cui si aggiungeranno 1,28 miliardi previsti dal Programma REACT EU), di cui 1,45 miliardi per Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale e 9,02 miliardi per Rigenerazione urbana e housing sociale.
L’ANCI ha sottolineato come nella Missione 6 Salute venga fatto riferimento alla integrazione sociosanitaria con i Servizi sociali dei Comuni sia per quanto riguarda le Case di Comunità (a cui sono dedicati 2 miliardi), sia per l’assistenza domiciliare (4 miliardi). Su questo tema i tempi stringono e in molti casi dovrà essere recuperato il ritardo accumulato in questi decenni.
Molto importanti saranno le riforme attese da tempo e finalmente annunciate:
-la Legge quadro per le disabilità (800 milioni complessivi per il triennio 2021-2023 a valere sul nuovo Fondo disabilità e non autosufficienza ex legge bilancio 2020);
-la Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti (che dovrà essere attuata con apposito provvedimento legislativo entro la primavera 2023).
La posizione assunta dall’ANCI per affrontare la gestione del PNRR, esposta anche al Parlamento nel corso delle audizioni sul PNRR è pienamente condivisibile e costringerà le Camere a stringere i tempi per adottare al più presto questi provvedimenti tanto attesi non sol dai disabili e dagli anziani, ma anche dalle loro famiglie.
Il Ministro della salute sin dall’anno scorso ha insediato la Commissione per la riforma della assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana che ha già prodotto dei documenti interessanti.
Per quanto riguarda il la riforma per la non autosufficienza, attesa da molti anni i Sindacati dei pensionati CGIL CISL e UIL hanno presentato da tempo una loro proposta.