SISTEMA 118: MOLTE REGIONI ANCORA NON ATTUANO IL D.LGS 15/2016 PER QUANTO RIGUARDA LE COMPETENZE DEGLI INFERMIERI PROFESSIONALI

Con il decreto legislativo 28 gennaio 2016, n. 15 il Parlamento ha inteso recepire e attuare la direttiva 2013/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, recante modifica della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE)n. 1024/2012, relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno.

In questo modo nei paesi europei potrà esserci la libera circolazione degli infermieri professionali.

Ma l’art.30 del predetto decreto legislativo, che modifica l’art. 38 del precedente d.lgs 206/2007, stabilisce che il titolo di infermiere professionale sancisce la capacità dello stesso di applicare le seguenti competenze:

a) la competenza di individuare autonomamente le cure infermieristiche necessarie utilizzando le conoscenze teoriche e cliniche attuali nonché di pianificare, organizzare e prestare le cure infermieristiche nel trattamento dei pazienti, sulla base delle conoscenze e delle abilità acquisite ai sensi del comma 6, lettere a), b) e c), in un’ottica di miglioramento della pratica professionale;
b) la competenza di lavorare efficacemente con altri operatori del settore sanitario, anche per quanto concerne la partecipazione alla formazione pratica del personale sanitario sulla base delle conoscenze e delle abilità acquisite ai sensi del comma 6, lettere d) ed e);
c) la competenza di orientare individui, famiglie e gruppi verso stili di vita sani e l’autoterapia, sulla base delle conoscenze e delle abilità acquisite ai sensi del comma 6, lettere a) e b);
d) la competenza di avviare autonomamente misure immediate per il mantenimento in vita e di intervenire in situazioni di crisi e catastrofi;
e) la competenza di fornire autonomamente consigli, indicazioni e supporto alle persone bisognose di cure e alle loro figure di appoggio;
f) la competenza di garantire autonomamente la qualità delle cure infermieristiche e di valutarle;
g) la competenza di comunicare in modo esaustivo e professionale e di cooperare con gli esponenti di altre professioni del settore sanitario;
h) la competenza di analizzare la qualità dell’assistenza in un’ottica di miglioramento della propria pratica professionale come infermiere responsabile dell’assistenza generale.”.

Per quanto riguarda il nostro Sistema di emergenza sanitaria 118 è molto interessante la lettera d).

A questo proposito la Società Italiana medicina d’emergenza-urgenza (SIMEU), d’intesa con l’Italian Resuscitation Council ha adottato un Policy Statement sin dal 2015 in ci si ribadisce l’importanza della figura infiermieristica che nella maggior parte dei casi, rappresenta il punto di collegamento per la maggior parte delle postazioni, essendo in costante collegamento con la componente medica.

In particolare la somministrazione, da parte degli infermieri, di terapie, anche
farmacologiche, secondo protocolli condivisi ed emanati ufficialmente dal Direttore della Centrale Operativa 118 (concordati con il Responsabile Territoriale, nelle realtà nelle quali sussiste tale figura), si inquadra in processo finalizzato alla tempestività del trattamento e spesso risulta essenziale per la salvaguardia della vita e/o della salute dei pazienti, come in caso di overdose da oppiacei, grave sindrome ipoglicemica, sindrome coronarica acuta, insufficienza respiratoria acuta ecc.

Tale interpretazione, secondo il predetto Policy Statement trova sostegno anche nel DPR 27 marzo 1992 “Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria di emergenza”, che, all’art. 10 riporta quanto segue: “il personale infermieristico professionale, nello svolgimento del servizio di emergenza, può essere autorizzato a praticare iniezioni per via endovenosa e fleboclisi, nonché a svolgere le altre attività e manovre atte a salvaguardare le funzioni vitali, previste dai protocolli decisi dal Medico responsabile del servizio”.

Le condizioni che rendono possibile la somministrazione della terapia farmacologica da parte degli Infermieri di Emergenza Territoriale sono le seguenti.
1) Specifico percorso formativo accreditato e finalizzato al trattamento anche
farmacologico delle patologie tempo dipendenti in ambito di emergenza territoriale
2) Protocolli Condivisi ed emanati ufficialmente dal Direttore della Centrale Operativa 118 competente per territorio (concordati con il Responsabile Territoriale, nelle realtà nelle quali sussiste tale figura).
3) Addestramento continuo, anche tramite tecniche di simulazione avanzata, e
audit periodico su casi clinici e problematiche specifiche.
4)Disponibilità di continuo contatto tra gli infermieri di emergenza territoriale, il Medico di Centrale Operativa e i Medici del Dipartimento di Emergenza, anche tramite reti Telematiche e di Telemedicina.

E’ importante che l’esecuzione delle procedure da parte dell’infermiere professionale avvenga sotto il controllo attivo e in temo reale del medico della centrale operativa.

Esistono già applicazioni di queste disposizioni presso molte realtà, ma la prima regione a farlo è stata l’Emilia e Romagna con la delibera 582/2016 e le “Linee guida regionali per uniformare l’attività degli infermieri sui mezzi di soccorso attraverso l’armonizzazione dei protocolli avanzati di impiego di personale infermieristico adottati ai sensi dell’art. 10 D.P.R. 27 marzo 1992 per lo svolgimento del servizio di emergenza sanitaria territoriale 118″ accompagnate da 13 protocolli per gli infermieri d’area critica.

In molte regioni mancano le ambulanze medicalizzate, ma nessuno si cura di attuare questa normativa per consentire agli infermieri presenti sulle ambulanze di poter intervenire nei casi di necessità, un vero e proprio rischio per i poveri pazienti, che talora devono percorrere in ambulanza tragitti ben superiori ai venti minuti per raggiungere il Pronto Soccorso, senza poter ricevere le cure del caso.

All’estero avviene così da molti anni.


Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: