
Nei giorni passati ho seguito con attenzione tutti i passaggi del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza fino alla spedizione agli uffici europei, ma poi non l’ho trovato sul sito in cui sono pubblicati tutti i piani presentati dai Paesi che compongono la UE.
La cosa , abbastanza strana ha attirato l’attenzione della giornalista Angela Mauro di Huffington Post la quale ha cercato di avere una risposta a quello che ha definito un “piccolo mistero”: “Dopo una giornata intera di controlli incrociati con gli esperti di Palazzo Berlaymont, si limitano a osservare che sta agli Stati membri decidere se pubblicare il piano, in maniera integrale o anche solo parti di esso. Va detto però che la Commissione sta lanciando un appello ai paesi membri affinché vengano pubblicati i piani nella loro interezza, con le schede per ogni progetto: dovere di trasparenza verso il cittadino che in questo modo verrebbe messo a conoscenza di ogni pianificazione con i relativi investimenti e le relative scadenze. “Abbiamo incoraggiato gli Stati a pubblicare tutte le informazioni presentate alla Commissione”, ha detto ieri nel briefing quotidiano con la stampa, Marta Wieczorek, portavoce della Commissione per l’Economia.“
Ma non è finita qui perché ha cercato informazioni anche in Italia : “Dal governo di Roma si limitano a rispondere che a breve pubblicheranno il piano completo, ma senza indicare una data precisa. Il punto è che dal governo non spiegano come mai il piano italiano è pubblicato sul sito di Palazzo Chigi ma non su quello della Commissione, dove è evidentemente più facile per un cittadino europeo andarsi a leggere i piani nazionali di tutti gli Stati che li hanno già presentati“.
Come se non bastasse anche Openpolis ha affrontato la questione “...Sorge quindi il dubbio che il testo su cui si è discusso in parlamento possa differire da quello definitivo. Anche perché sul sito della commissione europea non è possibile consultare la documentazione inviata dal governo italiano. Allo stato attuale quindi non siamo in grado di capire se quella presentata in parlamento sia effettivamente la versione definitiva del Pnrr”.
Speriamo che ora il nostro Governo voglia chiarire la cosa e mettere a disposizione il testo pervenuto in Europa in modo da fugare le ombre.