
La Strategia della Regione Europea OMS per l’attività fisica 2016-2025, adottata nel settembre 2015 dal Comitato Regionale per l’Europa, considera l’attività fisica quale fattore trainante per il benessere e la salute delle popolazioni, con particolare attenzione all’incidenza di malattie croniche non trasmissibili, associate a comportamenti sedentari.
La strategia mira a ridurre la prevalenza dell’insufficiente attività fisica entro il 2025 e costituisce uno dei nove obiettivi previsti a livello mondiale dal “Piano d’azione globale per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche non trasmissibili 2013–2020” dell’OMS. L’aumento dei livelli di attività fisica è fondamentale per il raggiungimento di altri tre obiettivi mondiali entro il 2025:
- La riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche;
- La riduzione relativa del 25% della prevalenza dell’ipertensione, oppure, a seconda della situazione nazionale, il contenimento della prevalenza dell’ipertensione;
- L’arresto dell’aumento del diabete e dell’obesità.
La Conferenza Stato-Regioni in data 7 marzo 2019 ha approvato le «Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione» predisposte dal Ministero della salute in base alle quali le aziende sanitarie devono promuovere stili di vita sani coinvolgendo le amministrazioni locali e gli altri enti preposti.
Nella società che invecchia l’attività motoria ha un ruolo fondamentale come stile di vita per gli anziani e in particolare i programmi di attività fisica adattati[1] (AFA) per specifiche alterazioni croniche della stato di salute e per la prevenzione della disabilità. Si tratta di attività non sanitarie (gruppi di cammino, ginnastica dolce), che hanno come obiettivo comune di outcome il benessere psicofisico del paziente affidato.
[1]L. PANELLA, Attività fisica adattata. Strategia di contrasto alla cronicità, Hermes edizioni, Potenza, 2011