
Oltre al Recovery and Resilience Fund, per il quale il nuovo Governo è già al lavoro per completare la proposta da presentare a Bruxelles, l’Unione Europea ha previsto anche degli ulteriori fondi con il REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe ) è uno strumento proposto dalla Commissione europea nell’ambito del Piano europeo per la ripresa Next Generation EU (più noto sui media italiani come Recovery Fund); è stato concepito come uno strumento flessibile a sostegno dei territori più colpiti dalla pandemia Covid-19, e fornisce risorse aggiuntive ai programmi esistenti relativi ai Fondi strutturali, mirando a rafforzare i sistemi sanitari e le imprese di tutti i settori economici, compresi turismo e cultura.
Con la legge di Bilancio 2021 è stato previsto che nell’ambito del fondo risorse relative al React-EU sono stanziate ulteriori risorse per complessivi 14,7 miliardi nel triennio 2021-23 e ulteriori 1.982 milioni di euro per gli altri programmi europei di Next Generation EU .
I finanziamenti ascrivibili a REACT-EU saranno versati agli Stati membri, i quali potranno decidere se realizzare nuovi programmi operativi nazionali, oppure coadiuvare programmi nazionali (PON) o regionali (POR) già esistenti; la Commissione europea, infatti, non ha preassegnato le risorse sulla base di particolari categorie regionali, né avanzato raccomandazioni su una gestione centralizzata o decentralizzata.
Sembra che i fondi del REACT-EU verranno gestiti tutti a livello centrale.
Per la sanità dovrebbero essere disponibili 1,7 miliardi di spese sanitarie, di cui 1,1 di spese straordinarie legate alla pandemia, 400 milioni per i vaccini e il resto per contratti di formazione dei medici specializzandi.