
Il 30 dicembre l’ISTAT ha pubblicato i dati dei decessi nei primi undici mesi dell’anno mettendo a confronto gli anni 2015-2019 con il 2020.
Come si vede dal grafico elaborato sulla base dei dati ISTAT nel 2020 abbiano avuto un notevole aumento delle morti specialmente nelle regioni del Nord Italia.
Per correttezza statistica la media dei decessi dal 2015 al 2019 è stata di 77.136.
Sempre secondo i dati ufficiali nello stesso periodo i decessi per COVID-19 sarebbero sati 57.647
La differenza di rappresenta un numero di morti in più che non sono stati attribuiti all’epidemia, ma che rappresentano un indicatore molto preoccupante circa la difficoltà di accesso alle prestazioni di prevenzione, specialistiche ed ospedaliere che non hanno evidentemente permesso a molte persone di essere curate come sarebbe stato necessario.
Ora si attendono i dati definitivi, ma senza dubbio molte morti sono da ricondurre anche alla “requisizione” di molti posti letto di alcune specialità (cardiologia, chirurgia generale, ecc.) per trasformarli in letti COVID e dalla paura di taluni pazienti a recarsi in ospedale.
Questo si nota anche al CUP ed io stesso qualche mattina fa, recandomi al CUP non ho trovato più la fila che in genere era molto lunga.
https://www.istat.it/it/archivio/240401