LA CARENZA DI POSTI LETTO NELLA REGIONE LAZIO E NELLE SUE PROVINCE

Nota: non sono stati conteggiati i p.l. delle case di cura per malati di mente.

La regione Lazio con il Decreto 257 nel 2017 ha ritenuto di dare attuazione al famoso DM 70 del 2015 con cui sono stati ridefiniti gli standard del rapporto posti letto abitanti stabilendolo per gli acuti nel 3×1000 e per la riabilitazione nello 0.7×1000.

Il citato DCA prevedeva che complessivamente nel Lazio venisse assicurato tra posti letto pubblici, equiparati ai pubblici e accreditati, un rapporto pari a 2,99, ma nei fatti le cose non stavano così.

Già nel 2018, come risulta dai dati del Ministero della salute (si veda anche l’Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale 2018) la percentuale media del Lazio era inferiore allo standard (2,84 anziché 3,0) , ma come si può vedere erano (e sono ) presenti pesanti disuguaglianze tra la Capitale e le altre province.

Se ne è accorta anche l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” che per conto di Italia Oggi ha consegnato il Rapporto 2020 sulla qualità della vita che per quanto riguarda i posti letto ha sviluppato una analisi del sottodimensionamento:

In particolare, mettendo a confronto il rapporto dei posti letto delle quattro province con il ranking mondiale qualcuna è addirittura inferiore allo Zimbawe….

Parliamo della regione che ospita la Capitale d’Italia.

Ma non finisce qui, secondo l’ultimo rapporto OASI del CERGAS Bocconi il Lazio è anche la regione al primo posto in Italia per numero di posti letto accreditati

Conseguentemente il Lazio è anche la prima regione in Italia per l’incidenza dei ricoveri in strutture private accreditate.

Da tutto questo emerge una chiara difficoltà per gli abitanti del Lazio a curarsi nel luogo dove vivono per cui le migrazioni verso le altre regioni (eufemisticamente definite mobilità passiva) sono purtroppo la norma con tutti i costi economici e sociali conseguenti.

La regione Lazio dovrebbe garantire ai cittadini il rispetto dello standard del 3×1000 e provvedere ad eliminare le disuguaglianze (Costituzione della Repubblica italiana, art. 3).

Inoltre esiste un mancato rispetto dei Livelle Essenziali di Assistenza dato che non è possibile affermare che sia garantita l’assistenza ospedaliera se un posto letto dista 150 chilometri dall’abitazione di un cittadino.

Invece di preoccuparsi di questo la Regione Lazio seguita ad accentrare a Roma nuovi posti letto e per la realizzazione del nuovo ospedale di Latina prevede solo 524 posti letto condannando così le persone che vivono in quella provincia a rimanere sotto lo standard e a stare nel ranking mondiale sotto la Tunisia e le isole Comore.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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