
Il Consiglio d’Europa il 15 settembre 2020 ha ritenuto di fornire un contributo per sostenere gli Stati membri nell’affrontare i problemi sanitari nel contesto dell’attuale crisi della sanità pubblica e oltre.
La pandemia COVID-19 ha avuto un effetto devastante su individui, famiglie e comunità in tutta Europa e nel resto del mondo. Ha costretto i governi a fare scelte politiche rapide, difficili e spesso controverse, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza sanitaria. Nelle difficili scelte che ci attendono è importante che i nostri Stati membri possano prendere quelle decisioni in modo da mantenere i nostri standard comuni in materia di diritti umani, democrazia e stato di diritto. A tal riguardo, devono essere sostenuti e promossi gli strumenti giuridici rilevanti, di cui alle sezioni precedenti del documento. Tutti gli Stati membri dovrebbero firmare, ratificare e attuare efficacemente la Carta sociale europea, la Convenzione europea sui diritti dell’uomo e la biomedicina (“la Convenzione di Oviedo”) e la Convenzione sulla contraffazione di prodotti medici e crimini simili che comportano minacce alla salute pubblica (“la Convenzione MEDICRIME ”). Questi strumenti unici devono essere impiegati meglio per rivedere e rafforzare le capacità degli Stati membri di conformarsi ai nostri standard comuni.
Al riguardo:
– E’ necessario che tutti gli Stati membri partecipino attivamente all’attuazione del Piano d’azione strategico sui diritti umani e le tecnologie (2020-2025) del Comitato per la bioetica; il Segretariato non risparmierà alcuno sforzo per facilitare un’autentica attuazione e orientata ai risultati di questo piano d’azione strategico.
– Occorrerà adottare misure molto rapidamente per consentire all’Organizzazione di reagire più prontamente e di avviare un dialogo strutturato e autentico con tutti gli Stati membri per quanto riguarda il rispetto dei diritti sociali ed economici; Presto saranno presentate proposte specifiche riguardo al ruolo e al ruolo della Carta sociale europea in questo campo, compresa la sua interazione con altre organizzazioni internazionali, in particolare l’Unione europea.
– La necessità per gli Stati di sostenere la Convenzione MEDICRIME è più pressante che mai; è stato avviato ed è già aperto al finanziamento un progetto di cooperazione volto a fornire assistenza tecnica e sostegno agli Stati parti della presente Convenzione e ad altri paesi interessati.
– Infine, abbiamo bisogno di un nuovo progetto di cooperazione multilaterale e multidimensionale per affrontare i problemi sanitari e ideare soluzioni efficaci e su misura da attuare a livello nazionale. La Segreteria è stata incaricata di preparare un tale progetto aperto a tutti coloro che sono interessati. Fatto salvo il sostegno al bilancio, questo progetto dovrebbe consentire agli Stati membri di utilizzare pienamente gli strumenti e i meccanismi pertinenti del Consiglio d’Europa al fine di rafforzare la loro preparazione a proteggere i diritti umani durante le crisi di salute pubblica. Dovrebbe essere determinante per arricchire gli standard dei diritti umani comunemente accettati dall’organizzazione nel campo dell’assistenza sanitaria. Comprenderà attività di cooperazione che servono ad allineare le politiche, la legislazione e le pratiche nazionali e a rafforzare le capacità delle autorità nazionali nel fornire, proteggere e promuovere i diritti ei servizi sociali. I programmi di rafforzamento delle capacità aiuteranno gli Stati membri ad allinearsi ai diritti umani europei e agli standard etici nel campo biomedico. La cooperazione intersettoriale e multidisciplinare tra autorità giudiziarie, sanitarie, doganali e di polizia aiuterà anche gli Stati membri a contrastare la minaccia di prodotti medici falsificati, compresi quelli forniti durante la pandemia COVID-19. Gli Stati membri saranno debitamente informati di questo nuovo e tempestivo progetto di cooperazione e incoraggiati a proporre iniziative di finanziamento per sostenerlo.
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