
A distanza di oltre quaranta anni dalla Conferenza di Alma Atà l’OMS-WHO ha pubblicato un interessantissimo Report con il quale viene lanciato l’allarme sull’assistenza sanitaria di base che, specialmente nei paesi meno sviluppati viene finanziata con meno dell’1% del PIL.
Il problema riguarda soprattutto le aree interne, le aree rurali e le zone più povere, prive di infrastrutture, di personale e di apparecchiature.
I dati allegati al rapporto mostrano una situazione a livello mondiale veramente preoccupante.
Secondo il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, bisogna spendere di più per “… fornire servizi sanitari essenziali come immunizzazione, cure prenatali, consigli di stile di vita sano il più vicino possibile a casa – e assicurarsi che le persone non debbano pagare per queste cure di tasca propria”.
Tra il 2000 e il 2015 si sono verificati miglioramenti contrastanti nella protezione delle persone dall’incorrere in tali situazioni difficoltà finanziarie quando si spende di tasca propria per la salute. •
Un numero crescente di persone e una quota della popolazione hanno sostenuto spese sanitarie catastrofiche e l’impoverimento dovuto alla salute out-of-pocket la spesa è aumentata misurata da una soglia di povertà relativa.
D’altra parte, il numero di persone e quota di popolazione impoverite da spese sanitarie vive a 1,90 dollari e $ 3,20 a persona al giorno sono caduti a ritmi diversi. • Una precedente analisi globale ha dimostrato che questi indicatori sono correlati al PIL pro capite, suggerendo che, man mano che i paesi diventano più ricchi, le persone potrebbero dover affrontare maggiori difficoltà finanziarie a una maggiore esposizione ai pagamenti diretti.
La sfida per la politica è garantire che tutte le risorse aggiuntive per l’assistenza sanitaria siano canalizzate attraverso meccanismi di pagamento anticipato collettivo obbligatori piuttosto che tramite out-ofpocket spesa. •
L’analisi globale ha dimostrato che una maggiore dipendenza dalla spesa pubblica per la salute (definita come la quota della spesa sanitaria totale canalizzata attraverso i fondi di previdenza sociale e altri governi agenzie) tende ad essere correlato negativamente con l’incidenza di catastrofici e impoverendo la spesa sanitaria. Non è stata riscontrata alcuna associazione significativa tra gli indicatori di protezione finanziaria e la quota della spesa sanitaria totale incanalata attraverso il volontariato privato assicurazione. •
L’aumento della spesa pubblica per la salute o la riduzione della spesa extra non sono sufficienti per migliorare la protezione finanziaria in tutti i contesti, tuttavia. Ad esempio, la Regione Europea dell’OMS mostra che la politica di copertura – il modo in cui la copertura è progettata, implementata e governato – svolge un ruolo chiave nel determinare le difficoltà finanziarie, non solo i modelli di spesa sanitaria.
Solo così potranno essere salvate molte vite umane.