
Il Centro per la ricerca economica applicata i sanità del CREA Sanità dell’università di Tor Vergata ha presentato oggi 16 luglio una ricerca sullo stato dell’arte delle Case della salute e dei presidi territoriali di assistenza.
La ricerca, curata da Raffaele Cassa (CODRES) , Carla Collicelli (CNR), Maria Esmeranda Ploner CREA), Paolo Santurri (CODRES) e da Federico Spandonaro (CREA) ha riguardato 121 Case della Salute di 10 Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria).
Su questo tema ho scritto un saggio intitolato “Manuale per le case della salute: programmare, organizzare, gestire”
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/186854/manuale-per-le-case-della-salute/
Dalla ricerca de CREA emerge un quadro molto variegato da una regione all’altra sotto molti aspetti.
Gli indicatori utilizzati mostrano un quadro che dovrebbe spingere molti assessori e molti direttori generali a rivedere il modello prescelto e la gestione di queste strutture che vanno da CdS di notevole complessità ad altre (la maggioranza) di basso livello.
In molti casi le attese dei cittadini non vengono rispettate specialmente per quanto riguarda gli orari di apertura e la tipologia dei servizi offerti.
La cosa desta preoccupazione specialmente in quelle regioni che hanno appena programmato l’apertura dei nuove CdS e che non hanno una adeguata capacità progettuale per cui i nuovi presidi, tanto attesi, rischiano di fare un flop.