
Oggi 14 luglio ll Ministro della salute Speranza ha reso in Senato comunicazioni sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19. Dal 31 maggio ad oggi i contagiati nel mondo sono passati da 5 a 13 milioni (oltre 200.000 nuovi contagi al giorno) e i deceduti hanno superato il mezzo milione: l’aumento della diffusione del virus a livello internazionale e la presenza nel Paese di focolai di cui è difficile individuare l’origine indicano la necessità di rispettare le regole di protezione, distanziamento fisico e igiene (obbligo di mascherine in luoghi chiusi, divieto di assembramenti, divieto di ingresso e transito da una lista di Paesi e quarantena di 14 giorni per chi arriva da Paesi extra europei, controllo degli aeroporti).
Il Governo adotterà un DPCM per prorogare queste misure fino al 31 luglio. Nessuna decisione è stata assunta sulla proroga dello stato di emergenza e il Parlamento dovrà essere protagonista. La democrazia è una forza non una debolezza: le misure restrittive hanno trovato rispondenza nel sentire comune, non sono state imposte secondo un paradigma securitario. Il Paese si trova ancora in una fase di emergenza – il virus continua a circolare, vi sono rischi legati al rientro di italiani da viaggi all’estero o all’arrivo di cittadini provenienti dall’estero – si tratta di capire quali siano gli strumenti formali più adeguati per gestirla e per essere tempestivi nelle procedure. I paesi che hanno puntato sull’immunità di gregge sono ancora nella tempesta, l’Italia, pur non essendo ancora approdata a un porto sicuro, è sulla strada giusta e deve valorizzare il modo con cui ha affrontato una situazione assolutamente inedita. Il Governo è impegnato su quattro fronti: assicurare a tutti i cittadini il vaccino; realizzare ospedali Covid; aumentare il personale sanitario (29.000 nuove assunzioni più 9000 infermieri) e rafforzare i servizi domiciliari; garantire l’apertura in sicurezza della scuola.