IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

Lo strumento fondamentale di pianificazione della prevenzione, è rappresentato dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP)[1]:

Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 predisposto dal Ministero della salute è all’esame della Conferenza Stato-Regioni si tratta di un documento di ampio respiro strategico basato sull’Agenda 2030 dell’ONU e stabilisce, a livello nazionale, gli obiettivi e gli strumenti per la prevenzione che dovranno essere adottati a livello regionale con i Piani Regionali di Prevenzione.

I Macro obiettivi di questo Piano sono stati individuati in base alle priorità di seguito elencate:
-Malattie croniche non trasmissibili
-Dipendenze e problemi correlati
-Incidenti domestici e stradali
-Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
-Ambiente, clima, salute
-Malattie infettive prioritarie

A supporto dei macro obiettivi sono state previste delle Azioni centrali finalizzate a migliorare la capacità del sistema sanitario di promuovere e governare la prevenzione e a rendere più efficiente l’insieme delle relazioni tra gli attori istituzionali:
Linea n.1: Attivazione di tavoli tecnici per il rafforzamento delle strategie di promozione della salute e prevenzione secondo l’approccio di “Health in all policies (HiAP);
Linea n.2: Implementazione di un sistema di sorveglianza nazionale per la rilevazione dei tassi di allattamento materno al 1°, 3° e 6° mese;
Linea 3: Attivazione di tavoli tecnici per il rafforzamento della salute globale del lavoratore secondo l’approccio Total Worker Health;
Linea 4: Promozione, a livello nazionale e regionale, del coordinamento e della definizione di politiche, programmi e interventi integrati in campo ambientale e sanitario;
Linea 5: Integrazione delle informazioni derivanti da dati ambientali e sanitari per il miglioramento delle conoscenze su rischi ambientali e salute e loro relazioni;
Linea 6: “From science to action”. Sviluppo di un approccio metodologico per l’elaborazione di proposte italiane di misure di gestione del rischio nel contesto del regolamento REACH;
Linea 7: Definizione di linee di indirizzo per orientare I regolamenti d’igiene edilizia in chiave ecocompatibile e sviluppare specifiche competenze sul tema degli ambienti confinati e dell’edilizia residenziale negli operatori dei servizi sanitari regionali;
Linea 8: Definizione di un Piano nazionale per la qualità dell’aria indoor;
Linea 9: Piattaforma informatica per i prodotti chimici;
Linea 10: Proseguimento dell’equità nell’offerta e nella erogazione dei programmi di screening oncologico organizzato su tutto il territorio nazionale e valutazione di modelli tecnico organizzativi anche in nuovi ambiti di patologia;
Linea 11: Definizione di un Piano Nazionale/Linee di indirizzo per le dipendenze;
Linea 12: Sviluppo dell’approccio One health e Planetary health per la governance della prevenzione primaria post COVID;
Linea 13: Predisposizione, aggiornamento e attuazione di un piano nazionale condiviso tra diversi livelli istituzionali per la preparazione e la risposta a una pandemia influenzale.


[1]Il primo Piano è stato approvato nel 2005

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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