
In base all’art. 2 del decreto legge 19 maggio 2020 n.34 entro trenta giorni, cioè entro il 19 del mese di giugno tutte le regioni avrebbero dovuto approvare specifici piani di riorganizzazione dell’attività ospedaliera per il potenziamento della rete ospedaliera e delle terapie intensive.
L’ Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica in un suo recentissimo Istant Report Covid-19 ha provato a fare una verifica sul rispetto di questa data da parte delle regioni.
Al momento solo le seguenti tredici regioni e province autonome hanno provveduto ad adottare le loro delibere: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Sardegna, Toscana e Veneto.
Mancano: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia.
Il problema è che tra le regioni inadempienti ce ne sono alcune che hanno avuto ed hanno ancora molti casi.
Ci si chiede cosa abbiano intenzione di fare i responsabili della programmazione e i presidenti delle stesse regioni.