LINEE DI INDIRIZZO DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER LA RIATTIVAZIONE DELLE ATTIVITA’ PROGRAMMATE

Il Ministero della salute in considerazione dell’andamento dell’epidemia ha ritenuto di fornire delle indicazioni generali per la progressiva riattivazione delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali differite a causa dell’emergenza da COVID-199.

In linea generale, si raccomanda di programmare la riapertura delle attività elettive sulla base delle caratteristiche e delle dotazioni dei singoli presidi e strutture sanitarie, in ragione delle reti territoriali, del numero dei posti letto convenzionali e intensivi, delle sale operatorie, della disponibilità di personale, nonché dei dispositivi di protezione individuale e tenendo conto dell’incidenza dei casi nella popolazione locale.
Questo allo scopo di regolare la ripresa delle attività in riferimento al rischio epidemico e alla capacità delle strutture di affrontare una eventuale successiva ondata epidemica.
Le presenti Linee di indirizzo sono finalizzate alla riattivazione in sicurezza dei servizi socio-sanitari ridotti o sospesi a causa dell’emergenza da COVID-19 ed al progressivo ripristino della totalità dei livelli essenziali di assistenza: le indicazioni in esse contenute per evitare la diffusione del virus SARS-CoV2 riguardano tutte le attività sanitarie, pubbliche (istituzionali e libero professionali), private, accreditate e non accreditate.

Sono previste alcune misure generali di protezione come il controllo e la regolamentazione degli accessi, la definizione di percorsi separati e di protocolli per le varie tipologie di protezione.

La riattivazione delle attività delle prestazioni specialistiche potrà prevedere un approccio progressivo, con riprogrammazione scaglionata delle prestazioni in base alla classe di priorità D (Differibile) e P (Programmata), come definite dal PNGLA 2019-2021 di cui all’Intesa Stato-Regioni 21.02.2019 e di tutte le attività ambulatoriali eventualmente differite a causa dell’emergenza da COVID-19, con particolare riferimento al ripristino di tutte le attività connesse agli screening oncologici.
La riattivazione delle descritte attività ambulatoriali dovrà essere subordinata all’attivazione delle misure generali di prevenzione già illustrate ed in particolare:
-privilegiare modalità di gestione da remoto (telefoniche, telematiche) delle attività di prenotazione e di pagamento del ticket.
-organizzare gli accessi alle sale di attesa dei CUP mediante preventivi accordi telefonici o prenotazioni per via telematica in merito al giorno e all’orario di prenotazione agli sportelli;
-privilegiare modalità di erogazione a distanza (telemedicina, videochiamata, videoconferenza), per particolari tipologie di prestazione (es. alcune tipologie di visite di controllo, aggiornamento di piani terapeutici);
-attivazione di efficaci misure logistiche, organizzative e di prenotazione (es. percorsi e locali dedicati, orari di apertura ampliati, appuntamenti scaglionati e maggiormente distribuiti tra mattina e pomeriggio, ingressi controllati e contingentati e solo in prossimità dell’orario di appuntamento, soste contingentate in sala d’attesa tali da evitare l’affollamento all’interno delle strutture di assistenza e da garantire il distanziamento sociale dell’utenza negli spazi comuni;
-attivazione di misure per la rilevazione della temperatura corporea e di eventuali sintomi respiratori in tutti i soggetti che accedono alle strutture di assistenza;
-attivazione di misure per garantire l’igiene delle mani (dispenser di gel igienizzante, cartellonistica con indicazione dei servizi igienici e con istruzioni per il lavaggio corretto delle mani)
-controllo dell’obbligo dell’uso dei DPI
-attivazione di adeguate misure per la tutela dei lavoratori (DPI, misure di igiene ambientale, distanziamento) e dei pazienti più vulnerabili (percorsi separati per pazienti oncologici, trapiantati
e immunodepressi, pediatrici, geriatrici);
-misure di vigilanza sui comportamenti individuali e sull’uso dei dispositivi di protezione;
-efficaci protocolli di igienizzazione e sanificazione degli ambienti, con particolare riferimento alla frequente e adeguata aerazione dei locali;
-adeguate iniziative di formazione del personale e di informazione dell’utenza (corsi di formazione, cartellonistica).
In questa fase andrà opportunamente valutata l’eventuale modalità di esecuzione di specifiche prestazioni ambulatoriali che possono generare aerosol

Queste indicazioni valgono anche per gli accessi e le attese nei punti prelievo e nel caso di prestazioni da eseguirsi in regime di libera professione.
Si raccomanda da parte del personale sanitario il rigoroso rispetto delle procedure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie in particolare (precauzioni standard, via aerea, da droplets e da contatto).

Non vi è cenno circa la ripresa delle attività di follow up: quel tipo di controlli periodici per seguire il decorso di una malattia e verificare l’efficacia delle terapie utilizzato in particolare per i pazienti oncologici, con il rischio di esporre molte persone a ricadute; ma appare evidente che, con le dovute cautele debba essere ripresa anche questa attività mediante un recall di tutti i pazienti seguiti.

Altre disposizioni del documento riguardano le attività di ricovero programmato.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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