
E’ stato presentato il 21 maggio dalla direzione generale della ASL Latina lo studio di fattibilità del nuovo Ospedale del Golfo che sarà realizzato a Formia.
L’affidamento dell’incarico al costituendo raggruppamento Temporaneo d’Impresa ing. Fabrizio Purchiaroni e INTERPRO Engineering Consultants srl era avvenuto con deliberazione della ASL N. 1050 in data 4 novembre 2019 per un costo di € 61.593,46 (IVA e altri oneri inclusi).
Il nuovo nosocomio, inizialmente avrà 173 posti letto (che sono pochi tenuto conto della popolazione dell’hinterland), ma una volta a regime potrà arrivare a 253, con 5 sale operatorie, un blocco d’emergenza, il pronto soccorso, un’area intensiva, la Rianimazione e l’area sub intensiva.
I lavori è previsto che vengano terminati entro il 2023.
Prende corpo così l’idea lanciata dall’amministrazione comunale il 15 aprile 2005 in una conferenza stampa nella Sala Sicurezza dal Sindaco Bartolomeo unitamente all’assessore alle Opere Pubbliche Michelangelo Gargano, i consiglieri comunali membri della Commissione paritetica per l’Ospedale: Francesco Occipite Di Prisco, Delio Fantasia, Silvestro Costa, Nicola Riccardelli e al direttore generale Franco Brugnola.
L’area era stata individuata d’accordo tra Comune, Azienda sanitaria locale e Assessorato sanità della regione in un terreno dell’ex ENAOLI che si trova tra la SS. Appia e la superstrada per Cassino. Era prevista la possibilità, con la riattivazione della linea ferroviaria Gaeta-Formia di realizzare una fermata proprio in corrispondenza del nuovo ospedale.
Il lotto destinato all’ospedale è di 109.000 metri quadri, ma la struttura ne occuperà solo 58.000 per un volume complessivo di 260.000 mc.
Molto lo spazio dedicato al verde dell’ospedale che sarà molto moderno e tecnologico.
Il costo di 85 milioni di euro sarà sostenuto dall’INAIL.
Il nuovo ospedale prenderà il posto del vecchio “Dono Svizzero” risalente alla seconda guerra mondiale oramai assolutamente insufficiente e inadeguato alle esigenze della medicina moderna.
Purtroppo, nonostante il tempo trascorso non sono stati affrontati alcuni problemi presenti nell’area ben noti sin dal 2005 e rappresentati dalla presenza di un depuratore della società Acqualatina, da un centro raccolta rifiuti del Comune e dalla viabilità di accesso all’area.
Si tratta comunque di problemi tecnicamente facilmente risolvibili, come è stato dimostrato con l’Ospedale Sant’Andrea e con il più recente Nuovo Ospedale dei Castelli.