LE MISURE PER LA SANITA NEL NUOVO DECRETO LEGGE APPROVATO IERI 13 MAGGIO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dopo due giorni di approfondimenti anche per la parte relativa alla copertura finanziaria ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto legge con una serie di misure ulteriori sanitarie per combattere il coronavirus. Sul sito del Ministero della salute è stata pubblicato un comunicato con una breve sintesi dei provvedimenti che qui di seguito riporto quasi integralmente.

Il Ministro della salute Speranza, al termine della seduta ha annunciato che con il nuovo provvedimento sono stati stanziati ulteriori  3 miliardi e 250 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale; “È una cifra molto più alta di quella che usualmente lo Stato investiva in un intero anno sul Ssn – ha spiegato il ministro -, ci volevano due, tre anni per una cifra di questo tipo, invece in un colpo solo abbiamo cifre molto importanti”.

Una rete territoriale più vicina

Grazie al decreto ci saranno risorse importanti per rafforzare la rete territoriale. “Ci siamo resi conto come questa sia la vera chiave per affrontare l’epidemia – ha dichiarato Speranza -. Mettiamo in campo 9600 infermieri, con la figura dell’infermiere di famiglia, e investiamo in particolare sui servizi domiciliari alle persone fragili che farà passare l’Italia dal 4 per cento della platea di assistiti al 6,7 per cento, cioè lo 0,7 per cento in più della media Ocse”. 

Una rete ospedaliera più forte 

Molte risorse verranno utilizzate anche per potenziare la rete ospedaliera. “Con questo decreto – ha continuato il ministro – si arriverà a 11.109 posti in terapia intensiva, il 115 per cento in più di quelli che avevamo prima dell’emergenza Covid. Non sappiamo quello che ci aspetta, gli esperti parlano della possibilità di una seconda ondata. Dobbiamo essere pronti”.

Nuove assunzioni

Il ministro Speranza ha infine dato notizia di altri 240 milioni per nuove assunzioni e 190 milioni per incentivi ai medici, infermieri e a tutto il personale sanitario. “Abbiamo trovato risorse anche per finanziare altre 4200 borse di specializzazione – ha aggiunto -. Il Servizio sanitario nazionale è una pietra preziosa e investire su questa pietra preziosa serve a rendere il nostro Paese più forte”.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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