
Nell’ambito dei propri compiti il Ministero della salute, su sollecitazione dell’OMS ha approvato nel 2006 il Piano Nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale, suscettibile di periodiche revisioni nel caso di cambiamenti della situazione epidemiologica.
Allegate al Piano ci sono le Linee guida per la stesura dei Piani Pandemici regionali predisposte dal Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM).
In quest’ambito era previsto anche che il Ministero dovesse concordare con le Regioni le attività necessarie per la preparazione e la risposta a una pandemia.
Erano previste una serie di modalità di attuazione dei protocolli nazionali da parte delle Regioni che prevedono in particolare:
- Preparazione dei piani di informazione sanitaria per promuovere l’adozione delle comuni norme igieniche nella popolazione e definire le modalità di attuazione delle campagne informative;
- Stimare il fabbisogno di DPI e di kit diagnostici e mettere a punto piani di approvvigionamento e distribuzione e recepire i protocolli di utilizzo di DPI per le categorie professionali a rischio
- Attuare le indicazioni predisposte a livello centrale sulle modalità per l’isolamento dei pazienti con sintomatologia sospetta a livello domestico o in apposite aree attrezzate di strutture pubbliche;
- Attuare le indicazioni predisposte a livello centrale sulle modalità di attuazione dell’isolamento, della quarantena e della sorveglianza attiva dei contatti
- Attuare le indicazioni predisposte a livello centrale sulle modalità per la chiusura delle scuole o di altre comunità e/o la sospensione di manifestazioni e di eventi di massa, per rallentare la diffusione dell’infezione.
Per quanto riguarda lo stoccaggio dei DPI (mascherine, ecc.), dei farmaci e dei disinfettanti, non potendo più utilizzare il Magazzino Centrale del Profilattico del Ministero della Salute (in Roma) a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, è previsto che ogni regione debba provvedere autonomamente.
Purtroppo solo poche regioni (Liguria, Umbria, Campania, Calabria, Sicilia, ecc.) hanno provveduto ad adottare un Piano regionale.