FIASO: LE CRITICITA’ DELL’ ANTICORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA

La Federazione Italiana delle aziende sanitarie ed ospedaliere (FIASO) ha pubblicato un interessante post sullo stato delle procedure per l’anticorruzione.

Secondo la FIASO gli spunti di riflessione offerti dall’ultima versione del Piano Nazionale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza dell’ANAC sono molti e investono in primo piano le aziende sanitarie e la disponibilità da parte di queste a far si che questa “onda” dell’anticorruzione non si trasformi nel solito movimento che nulla cambia poi nella realtà concreta delle cose.

In particolare i punti ripresi dall’Anac che meritano secondo la FIASO una attenzione particolare riguardano:
-l’isolamento in molte pubbliche amministrazioni del Responsabile per la prevenzione della corruzione nella formazione del Piano triennale e il sostanziale disinteresse degli organi di indirizzo, quali le direzioni strategiche aziendali;
-la necessità di dotare il Responsabile di una struttura organizzativa di supporto adeguata al compito da svolgere, che potrebbe anche essere realizzata in modo congiunto fra più aziende sanitarie;
-il fatto che nei Piani per la Prevenzione della corruzione pubblicati il gennaio scorso si è vista una scarsa attenzione al tema della mappatura dei processi aziendali e di adeguate misure di prevenzione capaci di incidere in modo efficace sul fenomeno corruttivo;
-per quanto riguarda la sanità, accanto ad aree generali come quelle dei contratti pubblici, incarichi e nomine, gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio e quella dei controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni, sono state analizzate area specifiche come l’attività libero professionale e delle liste di attesa, i rapporti contrattuali con privati accreditati, la farmaceutica, dispositivi, ricerca, sperimentazioni e sponsorizzazioni e infine quella dell’attività conseguenti al decesso in ambito intraospedaliero;
-da ultimo l’ANAC auspica – attraverso una futura revisione normativa – l’estensione della responsabilità anche agli organi di indirizzo aziendale, oltre che al RPC, in caso di commissione di reati o di violazione delle misure del Piano triennale.

Autore: francobrugnola

Scrittore, mi occupo prevalentemente degli enti locali e di sanità, settori nei quali ho lavorato molti anni come dirigente.

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