
Con l’approvazione definitiva da parte del Senato della Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili è stato ufficialmente differito al 31 dicembre 2019 il termine per l’approvazione del Patto della salute, precedentemente differito al 31 marzo 2019.
Conseguentemente il Ministro della salute, rompendo gli indugi ha inviato una nuova proposta alla conferenza Stato-Regioni e province autonomie di Trento e Bolzano che dovrebbe essere esaminata e, si spera, approvata nel pomeriggio di oggi 18 dicembre, anche se alcune richieste delle Regioni per ora non sono state accolte a causa della resistenza del Ministero dell’economia e delle finanze.
Nella nuova stesura del Patto della salute oltre all’aumento del FSN e maggiori assunzioni per il personale molto spazio è dedicato alla garanzia dei LEA, agli investimenti, ma soprattutto allo sviluppo dei servizi di prevenzione e tutela della salute, allo sviluppo delle reti territoriale e al riordino della medicina generale. Si parla di medicina di iniziativa e di tutela della cronicità.
E’ prevista anche a quattro anni dall’adozione del famoso DM 70/2015 sugli standard ospedalieri, la necessità di una revisione del Decreto, aggiornandone i contenuti sulla base delle evidenze e delle criticità di implementazione individuate dalle diverse Regioni, nonché integrandolo con indirizzi specifici per alcune tipologie di ambiti assistenziali e prevedendo specifiche deroghe per le regioni più piccole.
Questa mattina stessa si riuniranno i rappresentanti delle Regioni per fare il punto della situazione e verificare i margini di miglioramento del provvedimento.
Molti anche i tanti provvedimenti all’ordine del giorno di quella che potrebbe essere l’ultima seduta dell’anno della Conferenza.
Qui il testo messo a disposizione da Quotidiano sanità http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=4612827.pdf