
Nel suo intervento conclusivo in occasione del 60° anniversario della fondazione dell’ANAAO il Segretario Carlo Palermo ha, tra l’altro, affrontato il problema del personale del SSN affermando: Sotto il profilo finanziario, il periodo che va dal 2010 e arriva ai giorni nostri è stato terribile per il SSN. A causa della crisi economica, il finanziamento è stato progressivamente ridotto. In due anni addirittura in termini assoluti rispetto all’anno precedente: 2013 con il Governo Monti e il 2015 con il Governo Renzi. Solo con il Governo Letta nel 2014 si è avuta una crescita superiore al tasso inflattivo medio (+ 2,9 mld: + 2,7% rispetto al 2013). Per il resto, il finanziamento è cresciuto di circa un miliardo all’anno, insufficiente a coprire anche il differenziale inflattivo con conseguente perdita di valore in termini reali del FSN. Secondo Gimbe il de-finanziamento “coatto” del SSN nell’ultimo decennio è calcolabile in 37 mld di €. Solo nel 2020 e 2021 avremo una ripresa del finanziamento al di sopra del tasso di inflazione media, risultato ottenuto prima dall’ex Ministro Grillo e confermato nella Legge di Bilancio 2020 dal Ministro Speranza.La limitazione della spesa per il personale sanitario, introdotta con la Legge n. 296 del 2006 e ripresa dalla Legge Finanziaria per il 2010, associata alle politiche dei piani di rientro per le Regioni in deficit di bilancio, ha determinato nel 2017, come si deduce dai dati del CAT, una carenza nelle dotazioni organiche di circa 8 mila medici, 2 mila dirigenti sanitari e 36 mila tra infermieri, fisioterapisti e tecnici sanitari rispetto ai dati del 2010
Il Ministro Speranza, nel suo intervento al Convegno ha affermato che «C’è bisogno di un nuovo grande Patto-Paese attorno al tema salute, che abbia come protagonisti il Governo e le Regioni ma anche il sindacato, le associazioni, gli ordini e le aziende. Perché il Servizio sanitario nazionale è per l’Italia il primo motivo di orgoglio e per mantenerlo universale davanti alle grandi sfide che ci attendono dalla cronicità alla medicina serve un rilancio sia di risorse che di regole. Serve un doppio coraggio: aprire una nuova stagione di investimenti che chiuda con i tagli in sanità e saper riformare quello che non va».
Speranza ha quindi aggiunto che occorre proiettare nel futuro i valori dell’articolo 32 della Costituzione e che il SSN è il pilastro da difendere e tutelare mantenendo al centro l’individuo e il suo diritto alla cura».